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Recensione: Call of the Sea tra amore e scoperta di se stessi

Out of the Blue debutta con Call of the Sea, una graziosa avventura in prima persona d'ispirazione lovecraftiana che trasporta il giocatore sulle onde dell'amore devoto e della scoperta di se stessi in compagnia di Norah Everhart.

L'avventura in prima persona che segna il debutto dello studio Out of the Blue, si nutre di esotismo e ispirazione lovecraftiana, come specificato esplicitamente dai produttori, con modalità insolite. Esclusiva Xbox e PC al debutto, recentemente aggiunto anche al catalogo Playstation, il viaggio di Norah Evehart verso una misteriosa isola alla ricerca del proprio marito, tra esplorazione e ingegno, ha occupato alcune ore delle nostre giornate.


Oggi vogliamo parlarvi di Call of the Sea!

Un'avventura esotica e misteriosa

Una malattia ignota e l'amore della protagonista accompagnano la narrazione


Nei panni di Norah Everhart, il giocatore giungerà su una temuta isola nel mezzo dell'Oceano Pacifico sulle tracce di Harry Everhart dopo aver ricevuto un misterioso pugnale rituale e delle coordinate. Il marito della protagonista, infatti, era partito per un viaggio, ansioso di percorrere tracce che lo portassero a svelare il mistero dell'ignota malattia ereditaria che affligge Norah, che si è interrotto con una spedizione sull'isola. Perso ogni contatto con Harry dopo un iniziale periodo di corrispondenza, Norah decide di camminare nella sua ombra per ritrovare il tanto caro amore.

Sull'isola, la protagonista dovrà risolvere una serie di puzzle e indovinelli radunando nel proprio diario gli indizi, per scoprire cosa è successo ad Harry. In questo contesto, l'isola cela anche delle informazioni riguardanti la misteriosa malattia di Norah, che la costringe spesso a letto con la febbre e decora le sue mani di misteriose macchie scure. La madre e il nonno della protagonista stessi sono stati sconfitti da questo male che sembra inevitabilmente avanzare col passare degli anni, consumando anche la personalità allegra e vivace della donna. Il legame tra l'isola e Norah apparirà chiaro sin dai primi istanti di gioco, durante i quali la protagonista rivelerà di aver spesso visto in sogno un'isola simile a quella dove Harry ha apparentemente perso ogni contatto con il mondo esterno.


Il pacing della narrazione è ben calibrato: il giocatore si ritrova spesso spinto a risolvere gli indovinelli non troppo impegnativi ma neanche banali, con la sete di scoprire cosa esattamente stia accadendo. Le informazioni vengono svelate con piacevole tempismo, saziando l'interesse di chi gioca ed evitando inutili perdite di tempo fini a se stesse.


Attraverso il sito ufficiale del gioco, potrete perfino espandere la vostra conoscenza di questi personaggi grazie ad una serie di lettere, pubblicate purtroppo soltanto in lingua inglese. Questi documenti ricostruiscono la vita di Norah ed Harry prima degli eventi del gioco.


È possibile che se abbiate una giornata libera, deciderete di dedicarla a terminare questo gioco in una sola seduta (con le dovute pause).



Un Lovecraft vivace e colorato

Call of the Sea trasforma l'ispirazione Lovecraftiana e regala piacevoli giochi di tinte forti


Al netto di alcuni inquietanti e spaventosi scenari che richiamano la ricerca disperata di conoscenze ignote che portano apparentemente alla follia, Call of the Sea interpreta i temi lovecraftiani con un innovativo gusto per luce e colore, e con alcuni cambiamenti che invertono la rotta della narrazione.

Se i personaggi letterari dell'autore sono intrappolati in un destino definito, dal quale neanche la morte consente di fuggire, Norah Everhart diventa non solo un'assetata scopritrice, ma un personaggio capace di scegliere e determinare le proprie sorti perfino nell'inevitabilità. Call of the Sea ci insegna che siamo comunque noi a decidere in che modo vivere, nonostante un percorso già delineato davanti a noi.


Come accennato, anche nelle scelte stilistiche si incontrano delle differenze. L'isola esotica e sconosciuta dell'ideale lovecraftiano diviene vivace e fonde colori brillanti ed esuberanti risultando in uno spettacolo piacevole da vivere attraverso gli occhi di Norah. Anche nelle ambientazioni più inquietanti prevale un senso di meravigliosa ricerca piuttosto che una sensazione di sopportazione della conoscenza.



Avanzare per enigmi

Assicuratevi però di avere tutti gli indizi!


Il senso di ricerca ed avventura è ripreso nelle modalità in cui i puzzle vengono risolti: Norah deve esplorare tutto ciò che la circonda perché la mancanza di un singolo indizio può compromettere l'intera comprensione dell'indovinello.

Se per alcuni puzzle è addirittura impossibile giungere alla soluzione senza che Norah abbia trascritto tutti gli indizi nel suo diario (se anche voi doveste risolvere alcuni indovinelli, il gioco non proseguirà senza indizi, evitando così che il giocatore possa giungere alla conclusione per tentativi), per altri noterete che un piccolo indizio che avevate saltato rende completamente incomprensibile la logica da utilizzare. Appare evidente che gli sviluppatori hanno saputo abilmente ricorrere a questo sistema di investigazione, consentendo al giocatore di sentirsi, in parte, come un vero esploratore. Va specificato che se siete particolarmente meticolosi e trovate subito tutti gli indizi, nessun rompicapo sarà particolarmente difficoltoso.



Una storia originale ed appassionante

L'avventura di Norah è coinvolgente e stimola la curiosità del giocatore


Il tratto che però dà una spinta in più a Call of the Sea è che la piccola pubblicazione di Raw Fury coinvolge e stimola la curiosità del giocatore. Se è vero che l'intrattenimento che riceverete non supererà le sei o sette ore, non si discute che sia di qualità. Fin dalle prime ambientazioni, le prime pagine di diario, le prime battute dell'incantevole protagonista, sarete rapiti dalle vicende, ansiosi di scoprire di più.

Tra le caratteristiche portanti della storia c'è proprio Norah Everhart, splendidamente doppiata da Cissy Jones, che partirà forse con un po' di titubanza, ma si ritroverà presto ad essere una donna trasformata, determinata, viva, non più oppressa dalla malattia seppur questa la stia fisicamente consumando. Norah è intelligente e premurosa, pungente ed amorevole, timorosa ma curiosa e perspicace. Le ore che passerete in sua compagnia renderanno difficile non appassionarsi e magari voler vedere qualcosa in più di questa docile ma avventurosa protagonista.


Si aggiunge a lei un cast di personaggi che seppur non vissuto in prima persona, viene narrato animatamente, in maniera che il giocatore si senta come se abbia effettivamente conosciuto questi individui attraverso i diari di Harry e i pensieri di Norah che scaturiscono dal loro ritrovamento.

Call of the Sea è innegabilmente una storia accattivante che si nutre anche di un'ambientazione mistica ed artisticamente curata; essa riesce con facilità a nutrire il giocatore delle sensazioni che gli autori vogliono imboccargli, ancora prima che il piatto sia esplicitamente servito in tavola dagli eventi narrati.


IL NOSTRO VERDETTO

Partire all'avventura con Norah Everhart...



In conclusione, Call of the Sea è una piccola produzione da vivere, che segna un debutto piacevole per Out of the Blue. Questa avventura, seppur breve, non vi lascerà indifferenti. Trattasi di una storia che difficilmente dimenticherete. Seppur non si tratti di un capolavoro, è una piccola perla curata con amore e gusto che fonde perfettamente narrazione degli eventi, rivelazioni importanti e piccoli enigmi per aprirsi la strada verso la verità. Tutto d'un fiato, ci uniamo a Norah per scoprire tutto su Harry, la malattia della protagonista e l'isola? Cosa lega questi elementi insieme?


PRO

- Meravigliose ambientazioni, curate con dedizione per suscitare specifiche emozioni nel giocatore;

- non il solito spunto lovecraftiano ma una interpretazione originale;

- una protagonista molto amabile alla scoperta di se stessa, con una storia d'amore non banale.


CONTRO

- Per gli esperti del puzzle solving, alcuni indovinelli potrebbero risultare semplici e/o banali;

- movimenti macchinosi, soprattutto considerando che il giocatore dovrà spesso tornare sui propri passi alla ricerca di indizi.


VOTO: 7.7


Vi ricordiamo che potete giocare Call of the Sea è disponibile su Playstation 4, Playstation 5, Amazon Luna, Microsoft Windows, Xbox One e Xbox Series X|S. I possessori delle console Microsoft potranno vivere l'avventura di Norah senza costi aggiuntivi con l'abbonamento a Xbox Box Game Pass.

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