No, purtroppo la Console War non è finita
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No, purtroppo la Console War non è finita

Aggiornamento: 11 apr

L'ultimo periodo è stato molto impegnativo per il settore del gaming, tra rumor “supermega-attendibili” riguardanti Microsoft e "problemi di utile netto" per Sony, ma a quanto pare la situazione sembra essere tornata più o meno alla normalità.

 

Tra rumor che vedevano Microsoft prossima al diventare un publisher multipiattaforma, report finanziari di Sony non esattamente splendidi, licenziamenti e tifoserie infervorate, il periodo che va da febbraio a marzo 2024 è stato ricco di tumulti per il settore dei videogiochi, tutti fattori che non hanno fatto altro che alimentare ulteriormente la Console War.


Vediamo dunque di fare un punto della situazione su queste voci.


Lato Microsoft


Tutto il clamore è partito da The Verge, testata giornalistica specializzata in notizie tech che per prima ha diffuso la notizia che Microsoft fosse intenzionata a portare tutto il suo parco titoli sulle console Playstation e Nintendo. Vuoi per la solita affidabilità delle notizie riportare da The Verge, vuoi per l'alone di mistero mantenuto da Microsoft per tutta la durata della bufera di notizie, alla fine i "rumor" suonavano molto attendibili.


Alla fine la conferenza Xbox ha spento ogni dubbio e dibattito; Xbox continuerà a produrre console, il Game Pass continuerà a dare titoli al D1 ed i giochi Xbox non diventeranno multipiattaforma, circa.


Phil Spencer
Phil Spencer, CEO Microsoft Gaming.

Infatti, Microsoft ha confermato che, almeno per ora, saranno “solo” quattro i giochi ad uscire sulle console concorrenti di Sony e Nintendo; essenzialmente non si tratterebbe di nulla di nuovo, ma piuttosto di una tattica simile a quella di Sony che, dopo un determinato periodo di tempo, decide di portare le sue esclusive (che hanno tra virgolette concluso il loro ciclo di vendite sulla piattaforma originale) su PC.


Lato Sony


In casa Sony non si può certo dire che tiri un’aria rosea, soprattutto se consideriamo l’aspetto puramente economico. Hiroki Totoki, non solo CEO Playstation ma anche COO Sony Group, si è detto scontento della gestione degli introiti della divisione Playstation.


Hiroki Totoki
Hiroki Totoki, CEO Playstation .

Certo, la divisione Playstation produce grosse entrate, ma quello che fa storcere decisamente tanto il naso ai dirigenti Sony sono gli utili netti. Insomma, la divisione gaming di Sony guadagna tanto, spende tanto ed alla fine si ritrova con un utile fin troppo esiguo. Questa situazione, purtroppo, ha già avuto delle ripercussioni tangibili, basti pensare alla chiusura di London Studio ed ai licenziamenti avvenuti in tutti i team first party di Playstation, dove complessivamente sono state licenziate circa 900 persone.


E le tifoserie?


In questo periodo, soprattutto le varie tifoserie, hanno dato il peggio di loro; da un lato abbiamo trovato i tifosi Sony che, forti delle news che volevano Xbox ormai solo publisher multipiattaforma, inneggiavano alla vittoria di Playstation come regina delle esclusive e dall’altro, abbiamo trovato i tifosi Microsoft nell’estasi più totale per la “cattiva” situazione economica in cui verserebbe in generale Playstation in base a un'interpretazione fin troppo drastica di quanto appena spiegato.

 

La comunicazione conta


Senza troppi giri di parole; la comunicazione di Microsoft e Sony non è stata proprio splendida nell'ultimo periodo.


Microsoft ha deciso di marciare un po' sulla questione leak, tramite una comunicazione un po' fumosa e frasi come “A breve sveleremo il futuro di Xbox!”.


Xbox Podcast
Phil Sencer e Sarah Bond durante l'Xbox Podcast 2024.

Si è trattato essenzialmente di un modo per pompare l’interesse mediatico verso una mini-conferenza riepilogativa dove è stato in sintesi affermato “continuiamo a produrre console ed il Game pass ha attualmente 34 milioni di utenti, bravi noi!”. Bravissimi, ma non si poteva fare un normalissimo comunicato sui social per far chiarezza sulla questione? Ai posteri l’ardua sentenza.


D’altro canto, in Sony, proprio in queste settimane fanno capolino le parole di Hiroki Totoki che ritiene che la strategia di portare i titoli first party di Playstation su PC sia vincente in ottica di profitti e che quindi intende proseguire su questa strada.


London Studio
Jim Ryan presso London Studio

Prendendo per buone le sue affermazioni, quindi, non è troppo difficile immaginare che le esclusive Playstation potrebbero arrivare su PC in tempi più brevi rispetto ai soliti 2-4 anni a cui siamo attualmente abituati.  Tutto bello, peccato che a poche settimane da queste affermazioni sia arrivata la notizia del licenziamento di 900 persone e la chiusura di London Studio.


In definitiva


Quel che resta, forse, è la sensazione di aver vissuto tutto con lo spirito sbagliato. Certo, i produttori decidono di portare i propri titoli sulle altre piattaforme per questioni meramente economiche, però è triste vedere come molte persone, molti giocatori, abbiano accolto questa situazione in maniera negativa. Si tratta pur sempre di poter giocare più giochi su più piattaforme, un elemento che dovrebbe di certo far piacere agli appassionati di videogiochi piuttosto che amareggiarli a causa di insensate rivalità tra marchi.


Dal canto loro, però, questa volta Sony e Microsoft hanno peccato dal punto di vista comunicativo, con dichiarazioni ambigue e decisioni annunciate con tempismo decisamente infelice (basti pensare ai licenziamenti avvenuti sia in Microsoft che in Sony dopo le grosse acquisizioni fatte) che non solo hanno aumentato l'astio di molte persone verso entrambe le aziende ma anche quello tra i giocatori stessi.


Quindi no, la console war non è finita.


E, forse, non finirà mai.


E voi cosa ne pensate?

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