Recensione: Watch Dogs Legion - Crea la tua resistenza con Londra in rivolta
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Recensione: Watch Dogs Legion - Crea la tua resistenza con Londra in rivolta

Dal lontano annuncio all’E3 2019, finalmente da ottobre abbiamo potuto toccare con mano e giocare questo tanto atteso titolo, figlio della casa francese Ubisoft.

In Watch Dogs Legion abbiamo l'opportunità di poter creare una squadra di resistenza (il Dedsec) per liberare una Londra ultra-tecnologica dal regime militarizzato e totalitario.


La trama di questo gioco, seppur non spicchi per un’originalità sorprendente, va a posizionarsi in una di quelle ambientazioni semi-futuristiche dove la tecnologia la fa da padrone: ci troviamo infatti all’interno di una società oppressa e senza libertà sempre più tendente alla ribellione, ricca e colma di tecnologia che sta uscendo fuori dai limiti e dagli schemi. Ma nonostante questo, la trama è nettamente superiore a quelle dei precedenti capitoli e riesce comunque a convincere e coinvolgere nelle quest principali il giocatore.

Ma vale davvero la pena comprare e giocare questo titolo? Cercheremo di scoprirlo assieme più nel dettaglio.


L’infinita (o quasi) scelta dei componenti del Dedsec

Come già accennato sopra, il gioco ci mette in condizioni di poter creare la nostra squadra di ribellione, e lo fa dandoci l'opportunità di poter reclutare qualsiasi personaggio presente nel mondo di gioco. C’è infatti un altissimo numero di potenziali reclute, tutte ben caratterizzate e ognuna con più o meno abilità utili al videogiocatore a seconda della modalità di approccio scelta per le missioni: gli amanti dello stile stealth potrebbero quindi decidere di arruolare più personaggi furtivi, come ad esempio hacker esperti di droni, mentre chi ha l’animo un po’ più guerrigliero potrebbe decidere di arruolare ex militari o poliziotti, più propensi al combattimento corpo a corpo o con armi.

La consapevolezza poi che se ad esempio investissimo un pedone (facendolo così morire) il gioco potrebbe privarci di un elemento magari allettante e utile all’interno del nostro gruppo, ci fa guardare Legion con un attenzione tutta particolare, che ci spinge ad avere una grande curiosità all’interno del mondo di gioco.

Altrettanto rilevante è da citare la funzione di “permadeath”: se decidete di attivarla in game, nel malaugurato caso un vostro attivista dovesse morire esso verrà, come suggerisce il nome della modalità, permanentemente debellato della vostra lista degli attivisti.


Gameplay

Tutto quello che avevamo trovato nel titolo precedente (Watch Dogs 2) lo ritroviamo più o meno presente anche in questo capitolo. Abbiamo ancora, anche se in minor misura, le sessioni di hacking per sbloccare porte, server, ecc, e sono assolutamente e sicuramente più divertenti perché sviluppati anche a volte su interi palazzi, sono più articolati e con un livello di sfida più soddisfacente.

Ritorna anche il “mitico” cellulare con cui potremo hackerare qualsiasi cosa, aprire porte, visionare tutte le caratteristiche degli NPC che si incrociano per strada e decidere chi arruolare, e chi più ne ha più ne metta. Sempre con quest’ultimo avremo la possibilità di disattivare e controllare diverse tipologie di droni e lo spiderbot, che ci permetterà di affrontare le varie quest nella modalità più stealth possibile.

In Legion sono presenti diverse attività secondarie e minigiochi come le freccette, il bere al pub (con tanto di ubriacatura finale), giocare con il pallone nei parchetti e le lotte clandestine che prevedono un rinnovato, intuitivo e semplificato combat system presente anche in tutto il gioco.

Per quanto riguarda il viaggio in auto è un opzione che si tende a usare molto poco per la scarsa maneggevolezza dei veicoli, prediligendo di gran lunga gli spostamenti rapidi tramite le stazione della metropolitana (la famosissima “Underground” londinese), che però hanno caricamenti di lunga durata.

Per ultimo, ma non meno importante, il sistema di sparo e mira non convince a pieno, molto legnoso e poco soddisfacente.


L’esperienza di gioco e le quest

Le attività disponibili in Watch Dogs Legion sono davvero tante tra quest principali, secondarie e missioni di reclutamento. Tra le missioni secondarie troviamo anche quelle di liberazione dei vari quartieri di Londra: dovremo infatti intraprendere 3 missioni più una finale per ogni singolo distretto.

Per quanto sia evidente l’intento di rendere il tutto meno ripetitivo e noioso possibile, la sensazione che si avverte dopo qualche ora di gioco è che l’obbiettivo non sia stato centrato appieno: diverse quest infatti si svolgono negli stessi luoghi e facendo più o meno sempre le stesse cose, e questo a lungo andare risulta un po' pesante per il videogiocatore.

Parlando dell’ IA non è sicuramente una delle più complete e impegnative in ambito di videogiochi. I nemici si distraggono troppo facilmente e non si accorgono per nulla di quello che sta succedendo intorno a loro, basterà quindi semplicemente nascondersi a qualche metro di distanza per far calare l’allerta e riprendere quello che stavamo facendo.

La cosa cambia però se venite scoperti: a quel punto vi ritroverete a fronteggiare intere orde di poliziotti, ma alla fine anche qui niente di infattibile, in quanto facilmente depistabili o comunque dalla scarsa vita. Sono nettamente superiori invece, come livello di sfida, i droni: spesso fastidiosi e caparbi nel tenervi sotto tiro.


Grafica e audio di gioco

Risulta visibile l’impegno di Ubisoft con il comparto grafico. Abbiamo dinnanzi a noi una Londra replicata nei minimi dettagli, bellissima e imponente. L’unica pecca che si può riscontrare è nell’ambientazione giornaliera: la forte componente di luce fa sì che Londra risulti un po' piatta, mentre il tutto si risolleva durante la notte, dove le luci e i riflessi a terra danno tutta un’altra vita alla città.

Il comparto audio è ben vario e spazia ampiamente attraverso un po' tutti i generi musicali, dalla musica classica a quella heavy metal.

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IL NOSTRO VERDETTO

Watch Dogs Legion è in grado di fornire al videogiocatore diverse ore di buon intrattenimento, ma non risulta in grado di sfruttare appieno tutte le potenzialità messe sul tavolo fin dai primi trailer.

Per quanto tenti un approccio innovativo rispetto ai titoli del passato lascia una sensazione di ripetitività per la maggior parte di gioco, specie nelle missioni secondarie di reclutamento e in alcune quest principali della trama, che trova però un miglioramento nelle battute finali.

Questo comunque non significa che Legion non sia un buon gioco, ben sviluppato, e a tratti avvincente, ma non invoglia a volerlo rigiocare.

E’ un titolo che si apprezza unicamente per una singola run, ma onestamente è sufficiente quella.


PRO

  • Trama principale ben sviluppata e piacevole

  • Possibilità di usare molteplici personaggi e approcci in game diversi

  • Grafica ottima

  • Divertente per la grandissima quantità di cose che si possono fare



CONTRO

  • Missioni abbastanza ripetitive

  • IA non brillante

  • Caricamenti di giochi quasi eterni

  • Fisica dei veicoli e dello shooting legnosa e scomoda



VOTO FINALE: 7,5/10


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