I Soulslike più impegnativi degli ultimi anni
- Simone Di Girolamo
- 2 ott
- Tempo di lettura: 11 min
Presa consapevolezza della popolarità ormai diffusa dei soulslike, abbiamo stilato una lista dei titoli più impegnativi appartenenti a questo genere usciti negli ultimi anni.
Ormai siamo ben consapevoli che il mercato videoludico da anni ha abbracciato svariati titoli soulslike, portando novità nel mondo dei videogiochi con un gameplay più impegnativo e coinvolgente.
Oggi, insieme a voi, vogliamo andare alla scoperta di alcuni di questi titoli usciti negli ultimi anni che non provengono da FromSoftware (che ricordiamo è l'azienda videoludica che ha dato vita al mondo dei souls con i suoi titoli che hanno rivoluzionato l'intero settore come Bloodborne o Elden Ring), ma che hanno le stesse caratteristiche e che risultano sufficientemente impegnativi.
STEELRISING
Cominciamo il nostro viaggio con uno dei primi titoli soulslike usciti per PS5 nel 2022: Steelrising, pubblicato dalla casa videoludica francese Spiders. Il gioco si svolge durante il periodo della Rivoluzione Francese ma in una realtà alternativa, dove Re Luigi XVI ha creato un esercito di automi per fermare la rivolta ed eliminare alcuni personaggi importanti dell'epoca fondamentali per la riuscita della rivoluzione.

In questo contesto noi siamo chiamati a vestire i panni di Aegis, un'automa dalle sembianze femminili e al servizio di Maria Antonietta (la Regina), che ci implora di andare a cercare i suoi figli in una Parigi devastata dalla guerra civile. Avanzando nella storia, il nostro personaggio acquista più consapevolezza di se stesso, ponendosi così domande su chi è il suo creatore e qual è il suo reale obiettivo. A tale domanda troveremo le risposte solo esplorando delle ambientazioni ben realizzate e suggestive anche se dal tono a volte devastato, scontrandoci con altri automi che ci renderanno la vita impossibile con le classiche meccaniche soulslike. Ma allora perché stiamo citando questo gioco se sembra uguale ad altri titoli del genere? Ecco a voi al risposta: in Steelrising è possibile cambiare ogni parametro di difficoltà fino a renderci addirittura invincibili (modalità che sconsigliamo se si vuole gustare la vera natura del gioco), in modo da farci procedere senza intoppi nella storia.
Questo è stato uno dei primi titoli a inserire un selettore di difficoltà totalmente modificabile, il che lo rende anche il videogioco più semplice della nostra classifica. Un gioco che sicuramente ha qualche difetto nel combat-system e nelle poche opzioni di personalizzazione del personaggio, ma che allo stesso tempo ci sentiamo di consigliare se si vuole provare qualcosa di diverso.
ENOTRIA: THE LAST SONG
Per il prossimo titolo torniamo alla nostra Italia, perché ora vi parliamo di Enotria: The Last Song, titolo sviluppato da Jyamma Games e pubblicato nel 2024.
Il gioco si svolge in un ambientazione che ricorda molto quella italiana, in particolare le Cinque Terre (borghi della costa), con scorci davvero suggestivi e giochi di luce meravigliosi che ci hanno tolto il fiato, oltre che alla sua bellissima storia che ora andiamo a vedere.

Nel gioco noi impersoniamo una maschera senza nome che dovrà spezzare una specie di maledizione che sta soffocando il mondo in cui viviamo. In questo contesto ci ritroveremo ad affrontare molti nemici ispirati al folklore italiano, spietati e determinati ad eliminarci, ed è proprio questo il cuore pulsante del gioco: le leggende narrate dietro ogni boss fight principale che ci troveremo ad affrontare per avanzare nella storia. State certi che sarà una lotta molto dura, con un livello difficoltà che è stata abbassata rispetto alla prima versione del gioco, ma che comunque metterà alla prova la nostra perseveranza e pazienza.
Un'altra novità del gioco è l'immenso albero delle abilità che si collegano alle nostre build che possiamo cambiare quando vogliamo durante tutto il gioco. Questa nuova meccanica di gioco ci permetterà di avere tre build differenti e intercambiabili tra loro, così da dedicare ognuna a un'arma o un potere particolare, cosa che tornerà molto utile soprattutto nelle fasi di gioco più concitate.
Graficamente e tecnicamente non possiamo gridare al miracolo, ma come detto in precedenza, ci sono scorci del gioco che sembrano dipinti a mano con una cura maniacale per l'illuminazione e i dettagli. Per quanto riguarda il combat system, inizialmente difficoltoso per la lenta risposta del personaggio ai nostri comandi ai tempi dell'uscita del gioco, che grazie a delle patch ha subito delle migliorie, che hanno reso così il gioco un'esperienza fedele ai soulslike degli ultimi anni. Un titolo assolutamente da non perdere per tutti gli amanti del genere.
LORDS OF THE FALLEN
Inizialmente uscito nel 2014, e poi ripubblicato nel 2023 con una versione completamente nuova, Lords of the Fallen di CI Games, è sicuramente uno dei titoli più contrastanti e discussi della nostra classifica.
Il primo motivo è per la sua prima versione che non ha convito molto pubblico e critica, il secondo è perché era troppo simile a un qualsiasi soulslike senza portare particolari novità. Ma ora, con la nuova versione del 2023 e le ultime patch, è diventato un gioco da riscoprire ed esplorare fino alle fondamenta.
Ci troviamo in un mondo dark fantasy, dove l'umanità è condannata a soccombere a causa di forze malvagie. In questo contesto noi rivestiamo i panni di un Porta Lanterna (completamente personalizzabile all'inizio del gioco), che ha il compito di riportare la luce in un mondo oscuro, spietato e macabro, affrontando sfide (nemici e boss), in cui la difficoltà aumenta andando avanti nella storia, ma senza mai sbilanciarsi troppo e permettendo al giocatore di confrontarsi con lo stesso mettendo in campo tutte le sue abilità disponibili, come ad esempio armi da taglio e magie.

La cosa che però rende questo titolo particolare è il potere che ha la nostra lanterna, ossia di trasportarci dal mondo dei vivi a quello dei morti e viceversa per procedere nel gioco e scoprire segreti altrimenti impossibili da scovare. Anche qui le ambientazioni sono suggestive e curate, trasmettendo a volte un senso di ansia e timore per ciò che potremmo trovare dietro l'angolo. Il sistema di combattimento è chiaro e semplice, da eseguire senza frustrazione.
Anche questo titolo non è privo di difetti, come ad esempio il senso di smarrimento che abbiamo provato in alcune fasi alla ricerca sul come procedere nella trama, e una diminuzione generale della difficoltà, ma dobbiamo dire che ciò è dipeso anche dall'ultima patch del gioco che ha apportato alcune correzioni generali. Pur essendo un titolo non totalmente brillante, con i suoi ultimi aggiornamenti Lords of the Fallen è un titolo che vale la pena di essere giocato.
WUCHANG: FALLEN FEATHERS

Viaggiamo in Cina per scoprire Wuchang: Fallen Feathers di casa Leenzee, uno degli ultimi titoli soulslike che abbiamo provato, pubblicato il 23 luglio 2025.
Nel contesto storico della Dinastia Ming, ci ritroviamo a vestire i panni della pirata Bai Wuchang, una donna con un passato oscuro che si risveglia senza ricordare nulla e affetta da un morbo dalle caratteristiche aviarie, ma che allo stesso tempo le donano dei poteri soprannaturali in grado di incanalarsi nel suo corpo per renderla più forte nei combattimenti.
Dopo questa breve premessa, cominciamo nel dire che il mondo di Wuchang è ispirato si alla Cina dell'Impero Ming, ma anche ad ambientazioni dark e intrise di folklore cinese, come lo sono anche alcuni nemici che ci troveremo ad affrontare.
Il gioco si sviluppa in cinque livelli distinti, dandoci la possibilità di esplorare zone circoscritte alla ricerca di potenziamenti e boss fight bonus oltre a quelle principali. La storia è quella classica della lotta tra bene e male: siamo chiamati a liberare noi stessi e il paese dal morbo che ci affligge. Ma la vera forza in questo titolo sta nella componente della personalizzazione del personaggio, che ha a disposizione un ricco albero delle abilità, alcune sequenze boss fight davvero spettacolari, e le ambientazione suggestive.
Allo stesso tempo il titolo però presenta una difficoltà sbilanciata e dei lag in alcuni scontri, per non parlare dei movimenti troppo lenti e legnosi del nostro personaggio durante le fasi più concitate del gioco. E quindi ora arriviamo alla fatidica domanda: cosa c'è di nuovo in Wuchang rispetto agli altri soulslike? Il folklore cinese e un sistema di combattimento che permette di mischiare attacchi corpo a corpo e magie avendo dei risultati inaspettati, soprattutto negli scontri principali.
Un titolo che di certo non brilla totalmente, ma ci fa strizzare l'occhio per le sue meccaniche e un world-building affascinante. Lo consigliamo a chi cerca un soulslike classico dalle tinte dark fantasy.
LIES OF P
Lies of P è un Action RPG creato da Round 8 Studio e NEOWIZ, pubblicato il 18 settembre 2023 e con forti componenti soulslike.
Il gioco si ispira alla storia di Pinocchio di Carlo Collodi, ma in una versione più cruda e dark. Infatti, il titolo è ambientato nella città immaginaria di Krat, oscura e dallo stile steampunk, dove i burattini creati da Geppetto per aiutare la popolazione, si sono ribellati e hanno sterminato tutti. In questa città decadente, noi impersoneremo P e avremo il compito di scoprire cosa sia successo agli altri burattini e rivelare i segreti di Krat.

La prima cosa che ci ha colpito giocando questo titolo sono state le ambientazioni di cui vi abbiamo parlato poco fa, la varietà di nemici e la difficoltà nell'affrontarli man mano che si procede nella storia mantenendo un giusto bilanciamento. Un'altra meccanica interessante è la possibilità di combinare le armi che troviamo a nostro piacimento e secondo lo stile di gioco che scegliamo di seguire. Non abbiamo magie a disposizione, ma un braccio meccanico intercambiabile con varie abilità, e uno sviluppo del personaggio contenuto ma che ci da la possibilità di aumentare i nostri parametri e attivare abilità speciali.
Il sistema di combattimento di Lies of P si riflette nei classici soulslike, con la differenza che le schivate sono meno accentuate, e quando pariamo subbiamo comunque del danno e non siamo invincibili. D'altro canto però se potenziamo il nostro personaggio nel modo giusto il gioco si rivelerà meno frustrante e molto godibile. Ogni NPC che incontreremo è caratterizzato in maniera maniacale, come anche i vari boss principali durante tutta la campagna, con in sottofondo una storia oscura e a tratti criptica che spinge il giocatore ad avanzare nel gioco.
Ricordiamo anche il DLC Overture che aggiunge ulteriori nuove ambientazioni al gioco principale, armi, personaggi, e una storia che scava nelle radici dei burattini. Il gioco se pur ben bilanciato, e con il DLC ha ora ha anche la possibilità di scegliere il livello di difficoltà, rimane comunque impegnativo, e in alcune fasi darà filo da torcere anche ai più esperti del genere. Una favola di Pinocchio rivisitata in un contesto dark e crudele, ma allo stesso tempo affascinante e sorprendente per le sue dinamiche e il suo spirito soulslike che non deluderà chi è a caccia di un titolo con cui mettersi alla prova.
THE FIRST BERSEKER: KHAZAN
Torniamo al 2025, precisamente il 27 marzo, e vi parliamo di uno dei soulslike che ci hanno dato più filo da torcere, secondo solo a un altro titolo che vi riveleremo tra poco. Si tratta di The First Berseker: Khazan.

Realizzato dallo studio Neople e caratterizzato da uno stile artistico cel-shading 3D, questo titolo ci porta in un mondo dark fantasy medievale, dove impersoneremo l'ex generale Khazan ingiustamente accusato di tradimento contro l'impero di Pel Los. In questo contesto dovremmo scoprire la verità su quello che ci è accaduto esplorando livelli e sconfiggendo nemici ardui, fino ad arrivare all'epilogo finale dell'avventura.
Pur essendo un gioco d'azione, il titolo si basa sulla resistenza del nostro personaggio nei vari combattimenti che ci troveremo ad affrontare, in cui avremo a disposizione diverse armi da taglio, ma soprattutto il potere di una presenza oscura che ci accompagnerà per tutta la storia. Ogni caratteristica di Khazan è personalizzabile, dai suoi parametri alle armature, fino ad arrivare ai poteri, il tutto possibile anche alle missioni secondarie che ci faranno ottenere materiali indispensabili per i potenziamenti, oltre ovviamente a una storia principale che delinea un sentimento di vendetta e redenzione.
Il design del gioco e la caratterizzazione di ogni personaggio ci ha sbalordito e affascinato, e I level design di ogni ambientazione ricorda molto i souls, con varie scorciatoie sbloccabili e antri segreti dove recuperare oggetti preziosi. Il vero cuore pulsante del gioco, però, sono le fasi di combattimento, con un sistema intuitivo e dalla risposta veloce e precisa, che permette al giocatore di immergersi completamente in ogni scontro con i nemici, ma soprattutto i boss. Alcuni di essi se pur ben bilanciati, sono stati molto difficili da abbattere finché non abbiamo memorizzato il loro move set e scovato i punti deboli. Un gioco che non deluderà gli appassionati dei classici soulslike in stile hardcore, senza esclusione di colpi e a una velocità che abbiamo riscontrato in pochissimi titoli del genere. Assolutamente da provare.
BLACK MYTH: WUKONG
Ed eccoci arrivati sul primo gradino del podio per parlarvi del soulslike più difficile che ci siamo trovati ad affrontare. Il 20 agosto 2024 viene pubblicato Black Myth: Wukong, sviluppato da Game Science e liberamente ispirato al libro Viaggio in Occidente. Questo soulslike è ambientato in un mondo dark fantasy, dove la storia segue il mito di Wukong alla ricerca del suo riscatto verso alcuni personaggi del folklore cinese che vogliono eliminarlo. In questo contesto noi impersoneremo una scimmia armata di bastone con mosse speciali, che dovrà andare alla ricerca di sei reliquie che gli permetteranno di liberare Sun Wukong e confrontarsi con lui.
Sin dal primo capitolo (in totale sei), ci ritroviamo ad affrontare dei nemici in grado di eliminarci in un paio di colpi se non stiamo attenti. Infatti, il gioco è basato sul sistema delle schivate, non essendo presente alcun tipo di parata, costringendo il nostro personaggio a prevenire gli attacchi nemici; in questo modo oltre che evitare danni, riusciamo a caricare le nostre abilità speciali per poi abbatterci come una furia su ogni cosa che ci si para davanti, anche se molto spesso questo non basta. In questo titolo gettarsi nella mischia non è sempre la scelta migliore, infatti, il gioco spinge a pianificare ogni attacco e a fare la mossa giusta nel momento opportuno, cosa che consigliamo soprattutto nelle boss fight.
Tornando al nostro personaggio è bene sapere che abbiamo a disposizione un albero delle abilità che si basa esclusivamente sulle mosse del bastone, oltre a una piccola sezione dedicata ad alcuni parametri per migliorare delle mosse speciali a nostra disposizione e recuperabili abbattendo alcuni particolari nemici. Inoltre è possibile potenziare gli oggetti a npstra disposizione tramite alcuni NPC e recuperando risorse, come ad esempio la pozione che ripristina la salute.
Il level design del gioco è abbastanza lineare e non si rischia mai di perdersi perché ogni strada da seguire ha il suo perché, senza condurci mai ad un vicolo cieco o inutile.

Graficamente Black Myth: Wukong è un capolavoro da mangiare con gli occhi, sia per le parti cinematiche che per quelle in fase di gioco, che mantengono un frame-rate alto, senza mai mostrare bug o lag anche durante le sezioni più concitate.
Le boss fight sono le più difficili e impegnative che abbiamo trovato in questa nostra classifica. Infatti, nessun combattimento può essere lasciato al caso e bisogna memorizzare ogni movimento del nostro nemico se vogliamo sopravvivere e sopraffarlo. Le finestre di pausa in questi scontri sono molte ben dosate e ci danno il tempo di riprendere fiato, finché il combattimento non ricomincia senza lasciarci un attimo fino alla fine della combo che il nemico sta eseguendo, e alcune di esse se non stiamo attenti posso eliminarci in un singolo colpo. Non avendo parate a disposizione, le fasi di combattimento diventano a volte frustranti, perché è possibile sbagliare schivate ed essere eliminati ancora prima che si entri in una nuova fase della boss fight. Allo stesso tempo rende il gioco più immersivo e soddisfacente una volta sconfitto il nemico.
Ogni boss principale, NPC, o nemico è stato realizzato in maniera superba, in modo dettagliato e graficamente godibile alla vista. La storia se pure a tratti criptica, ci ha fatto innamorare del mondo di gioco e dei suoi personaggi, soprattutto in alcune missioni secondarie oltre a quella principale.
In definitiva Black Myth: Wukong è un soulslike a tutti gli effetti, che ci ha fatto immergere nella sua bellezza e ci ha strappato il cuore a suon di combattimenti difficili e impegnativi, fino a portarci ad assaporare una sudata vittoria. Consigliamo questo titolo a chi vuole davvero mettere alla prova la sua pazienza, perseveranza, ma soprattutto la passione per i soulslike.
Concludiamo l'articolo con alcuni soulslike o simili non FromSoftware che vi consigliamo vivamente di provare: Nioh 1 e 2, Hollow Knight (metroidvania), The Surge, Remnant, Code Vein, Wo Long: Fallen Dynasty, Thymesia, Salt and Sanctuary, Salt and Sacrifice, Star Wars Jedi Survivor, Mortal Shell, Nine Sols, Sifu, Rise of the Ronin.
E per voi quel è stato il soulslike più difficile a cui avete giocato?
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