Le Recensioni Non Richieste Di Tommy: Horizon Zero Dawn
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Le Recensioni Non Richieste Di Tommy: Horizon Zero Dawn

Aggiornamento: 5 feb 2021


🏴‍☠️ Attenzione, la seguente recensione non richiesta potrebbe contenere spoiler 🏴‍☠️



Perché io valgo.

Aloha. Siamo all'inizio del trentesimo secolo. Il mondo intero è sconvolto da qualcosa che non si è ben capito. Sulla faccia della terra è tutto bellissimo, e le pianure e i deserti stanno sempre lì, nun se movono. Purtroppo, la razza umana è sopravvissuta.

Delle nostre città, delle automobili, aerei, strade, non è rimasto praticamente niente. Ciò rappresenta un grande trionfo per ogni ambientalista che si rispetti.


Aloy e un uccello meccanico gigante. Da dietro.

I nostri pronipoti sono diventati un po' come i Flintstones: vestono di stracci, vivono in baracche di legno tenute insieme con lo sputo e vanno a caccia di bestie. Sfortunatamente, queste ultime non sono molto appetitose, in quanto si tratta di mostri meccanici tecnologicamente avanzati, che si comportano esattamente come le loro controparti di carne. Qual'è il problema? Oltre ad essere bastarde come il Covid, hanno armi da fuoco impiantate nelle fauci. Un panzer tedesco, a confronto, è alla stregua del camion dei rifiuti che mi si para davanti ogni volta che esco in macchina dopo le 19.


Tutti pronti a vestire i panni di Aloy, una gnocca di proporzioni post-apocalittiche, che per tutta la durata del gioco vi porterà a chiedervi: sarà maggiorenne? Aloy è stata presa a pesci in faccia e ripudiata da tutta la sua gente in quanto figlia di madre ignota. Dovrà farsi un bel mazzo per ottenere un minimo di considerazione, ma nel frattempo svilupperà capacità sovrumane: si arrampica come una scimmia, può correre per decine di migliaia di chilometri senza fermarsi, può rotolare praticamente all'infinito e saltare come un campione olimpico dopo un overdose di Redbull. Oltre a ciò, sarebbe capace di centrarti un testicolo con una freccia a 600 metri di distanza, col vento a sfavore e il prurito al ginocchio. Da piccola è cascata dal passeggino, finendo in mezzo alle rovine della nostra futura civiltà. Lì, trovò casualmente un auricolare bluetooth dalla batteria infinita, in grado di fornirle dubbie informazioni su qualsiasi cosa. Un po' come Wikipedia, ma in versione olografica. Inutile dire che il viaggio di Aloy è costellato da una serie infinita di rotture di palle: un passo fuori dal sentiero e viene sbrindellata dai dinosauri, un passo vicino ai suoi simili e viene trattata come un medico ad un raduno di negazionisti. La situazione non migliorerà una volta entrata a far parte della tribù: invasioni, battaglie, banditi, e gente mutilata da nuove macchine sempre più grosse e stronze.

Aloy scopre che non è poi così male.

Ecco, parliamo delle macchine: sofisticate, avanzate, dotate di una straordinaria intelligenza artificiale. Pare che non si scarichino mai, quindi non si riposano mai, ma basta nascondersi dietro a tre fili d'erba per prenderle per il culo. Alcune sono dotate di serbatoi di liquami altamente esplosivi e in bella vista che, se colpiti, esploderanno in un trionfo di fuoco. Tipo il capodanno a Napoli. Apparecchiature talmente all'avanguardia, che saranno hackerabili. E chi sarà capace di farlo?

Inutile dire che la nostra bella rossa, dall'alto del suo totale analfabetismo e un'istruzione ricevuta a calci in culo per i boschi, riuscirà a piegare le bestie al proprio volere e a scatenarle una contro l'altra. Potrà persino mandarle in avanscoperta, o addirittura cavalcarle. E poi non so cos'altro le piaccia fare.

Feticci perversi a parte, galoppare sul dorso di una specie di triceratopo meccanico incazzato è una di quelle fantasie che di solito arrivano attorno ai 5 anni di età. Non pensavo l'avrei trovato così figo da adulto. Meglio non approfondire.


Affrontare il Cazzosauro con arco e frecce sarà come giocare a biliardo... con una corda.

Parliamo invece dei personaggi: saranno innumerevoli, e tutti ventriloqui: infatti, potrete sentire la loro voce quando la bocca sta ferma e non sentir nulla mentre si muove, davvero notevole. I personaggi con più palle pare siano le donne: tutte decise, combattive e pronte a elargire ordini a destra e a manca (voi volete che commenti questo? Spiacente, ma non ho intenzione di mettere le chiappe sulla pedata). Nonostante la situazione precaria, le fanciulle hanno denti bianchissimi, PH della pelle impeccabile e le ascelle depilate. Essendo una società matriarcale, i maschietti sono dei semplici sottoposti con l'illusione di avere un 5% di voce in capitolo. Un po' come succede in molti matrimoni. Ma questo 5% sfonda addirittura la quarta dimensione: grande è infatti la scelta che avrete nei dialoghi, peccato che le risposte non cambino assolutamente nulla all'interno del gioco.

Quando le seghe mentali diventano fashion.

E il gameplay? Con un po' di pratica, imparerete ad usare l'arco di Aloy come Robin Hood Un Uomo in Calzaglia, e sarete in grado di produrre frecce come un'industria di operai sottopagati dello Sri Lanka. Aloy si muove sinuosa, composta e dinamica, come se si sentisse osservata dalle telecamere. Non a caso, la modalità foto del gioco include la possibilità di metterla in decine di pose stile selfie.

I combattimenti sono assai appaganti, e i mini dungeon richiedono una buona dose di concentrazione e tempismo. Fortunatamente non verrete sommersi da una valanga di side quests, di ciò ne guadagnerà la qualità delle missioni. La vostra mania di completismo e platinaggio potrà ritenersi soddisfatta senza che vi dobbiate mettere in aspettativa dal lavoro.


Pronto, zia Antonia? Pronto? Mi senti? Io ti sento, tu mi senti?

Horizon Zero Dawn è figo, e sa di esserlo. La prima impressione potrebbe non essere delle migliori: immaginarsi un mondo popolato da dinosauri meccanici non è facile per chi non si droga o non ha 4 anni. Ma sarà sufficiente superare qualche missione principale, per apprendere quanto la storia sia profonda, intensa, commovente e ricca di colpi di scena. I giochi di ombre, i tramonti, i rumori ambientali e le musiche sono comparti curati con estrema minuzia. Piazzatevi comodi sulla vostra postazione, possibilmente con un buon setting audio/video, e calatevi in questa dispotica e visionaria realtà ricca di ossimori, che unisce natura e fantascienza nel loro perpetuo, fragile equilibrio.


E' un po' come Jurassic Park, se l'avesse girato Ridley Scott.

Tommy R. M.


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