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Le Recensioni Non Richieste di Tommy: The Witcher 3 - Wild Hunt

Aggiornamento: 12 gen 2021


🏴‍☠️ Attenzione, la seguente recensione non richiesta potrebbe contenere spoiler 🏴‍☠️

A'rieccomi.

Vista la tempesta ormonale generata dalla serie tv The Witcher nel 2019, mi sembrava opportuno cavalcarne l'onda e recensire Wild Hunt, proprio ora che non se lo caga più nessuno (e come sempre, senza che nessuno l'abbia chiesto).


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...Lo porterò io. Porterò io l'Anello a Mordor...

Essendo stato eletto gioco dell'anno e pippate varie, saltiamo la parte delle ovazioni e andiamo diretti al succo del gioco: il sesso.

Non scherzo, probabilmente ne farete parecchio. Nel gioco.


Parti interpretando Geralt il Witcher, uno streg... no. Un soldat... no.

Essenzialmente è un disinfestatore che ripulisce fiumi, fogne, soffitte e caverne da bestie ripugnanti e malformate.

Un po' come faccio io quando, eroicamente, allontano ragni enormi dagli angoli del mio balcone con la scopa.

Geralt svolge questo mestiere estorcendo denaro a contadini impoveriti dalla guerra e straziati dalla fame. Tanto, ha la scusa di non provare rimorsi.

C'è un "però": quando le persone non hanno bisogno di lui, lo allontanano con disprezzo e gli sputano addosso.

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Boh, gli lancio un osso. Dei miei.

Ma Geralt se ne sbatte. E' alto, grosso, dalla fluente chioma biancastra e una voce profonda, spara fiamme e vento dai polpastrelli e porta due spade pesanti sul groppone. Inoltre, ha un master in biochimica, uno in scienze politiche, in antropologia, biologia e medicina (anatomopatologia, ma ci hai messo dieci secondi a leggerlo, che te lo dico a fa').

E' anche un ottimo alchimista, in grado di produrre ogni tipo di doping e droga esistente. Ciò fa di lui un grande amico del Comitato Olimpico Internazionale.

Ha un cavallo che solitamente comanda ruttando, che compare esattamente dove gli pare (al cavallo).



Ma cos'è un Witcher?

Un Witcher viene addestrato sin dall'infanzia per avere i capelli bianchi. Si. E gli occhi gialli di un rapace. Vabbè, ha anche i sensi di un lupo, l'agilità di uno scoiattolo e le prestazioni sessuali di un bisonte. Per ottenere tutte queste belle cosine, è stato imbottito di farmaci e droghe per cavalli da corsa e sottoposto ad una costante dose di calci nel culo, deformando sia il suo corpo che il suo spirito.

Infatti, un Witcher non prova emozioni, tranne quando le prova.

E non si schiera con nessuno, tranne quando si schiera.

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Qualcuno ha detto "figa"?

Essenzialmente, a Geralt importa di tre cose: la patata, la pecunia e (saltuariamente) della sua figlioccia scomparsa Ciri, inseguita da elfi di un'altra dimensione cattivi come il conguaglio.

Nel corso dell'avventura, però, apprenderemo che Ciri è stata la figlioccia di svariate persone, e ciò sminuisce di brutto la figura del povero Geralt, ma nel contempo rende alquanto mistica la figura della madre.

Ciri rappresenta il filo conduttore che vi muoverà all'interno di mappe infinite ricolme di punti di domanda, gente strana, bestie putrescenti, paesaggi surreali pieni di pantano e ostilità, e bug che faranno da apripista a tutto il vostro ricco repertorio di bestemmie.

Ci saranno così tanti punti di domanda che vi verrà il nervoso. Se avete manie di completismo, dovreste scappare lontano, almeno finché potete.



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Benvenuto

Se resterete, sappiate che avrete parecchio da craftare, cogliendo ogni fiorellino, erbaccia, spora, carcassa di animale morto e altre schifezze trovate per terra. Una vola riempita la vostra bisaccia con tutte queste leccornie, inizierete inspiegabilmente a camminare come un compasso. In ogni caso dovrete portare questo put-pourrì da una sequela di mercanti, tra i quali:

  • fabbri da impoverire, propinando loro ogni cianfrusaglia raccolta da terra;

  • erboristi che vi impoveriranno, propinandovi erbe ed estratti che sembrano utili ma probabilmente non lo sono;

  • bordelli che vi impoveriranno perché siete gente depravata;

  • e tutta una serie di armaioli più o meno incapaci di costruire quel che vi serve.

Poi ci sono le missioni principali, quelle secondarie, quelle terziarie, quelle per le armature, la gente per strada, i contratti, le corse a cavallo, le carte, le bacheche, Gesù Cristo, i templari e BASTA MANNAGGIA QUANTA ROBA OH?!!.

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Geralt contratta il cachet del prossimo lavoro

I giocatori di The Witcher si dividono in due categorie: i nerd incalliti che seguono la saga dal primo titolo, che han letto i libri, e che godranno nello sbattervi in faccia tutta la loro vasta conoscenza del background; poi ci sono quelli che sono inciampati per caso nella custodia di Wild Hunt senza capirci uno stracazzo ancora oggi.


Tra i vari personaggi che incroceranno il vostro lento cammino alla ricerca di Ciri, troverete Keyra, una maga bionda e piena di casini con cui potrete fare un'onesta ed amichevole samba orizzontale. Poi c'è Triss, la miss red-head del continente, che si troverà nella merda fino al collo per via di un decreto Conte che impedisce ai maghi di respirare.

Volendo, potrete andare anche con lei. Sappiate che le vostre scelte avranno delle conseguenze catastrofiche, proprio come nella vita reale.

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Dandelion. Utile come l'artrosi.

E che dire di Dandelion (si pronuncia DANDELAION, ma sticazzi), un bardo dall'ego smisurato che, grazie alla sua creatività nel raccontare panzane, è riuscito a portarsi a letto tutte quelle con cui non è finito Geralt.

Dandelion essenzialmente crea casini, si veste come una bomboniera e copia spudoratamente il pizzetto a Johnny Depp.


Per ultima, ma non certo ultima: Yennefer. Una maga centenaria che ha ridefinito i concetto di femme fatale: è la bella copia di Megane Fox, brillante, potente, curata e profumata, e indossa lingerie di pizzo in un periodo in cui le donne usavano i mutandoni ascellari e non si depilavano le ascelle.

Anche i suoi leggings anacronistici sono assai degni di un onorevole menzione.

Yen è innamorata di Geralt, tranne quando non lo è. Ogni tanto si lascia andare a qualche piccola scenata di gelosia, come quella volta in cui ha scagliato il letto a baldacchino di Geralt giù dalla finestra della sua torre. Questo, dopo aver trovato un capello rosso tra le lenzuola (ora potete rivalutare la vostra partner... non c'è di che). Si. Pare che in passato il buon Geralt si sia portato a letto Triss usando la scusa dell'amnesia. Considerando che Yennefer è la maga più stronza del creato, direi che gli è andata a buon mercato.


Per ultimo e proprio ultimo, il gioco di carte. Benché arzillo, il buon Geralt resta un uomo anziano, e come tale ama farsi qualche bianco giocando a carte al baretto.

Il tipo di briscola in questione si chiama Gwent, un gioco nel gioco che non sarete in grado di contestualizzare, visto le carte rappresentano i personaggi del videogioco, quindi credo sfondi la quarta parete (?). Boh. Poi, finisci la partita e torni nel gioco. Sembra una cosa diretta da Christopher Nolan.


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Il mondo sta per finire, un nemico ancestrale è infine giunto da un'altra dimensione. Giochiamo a carte.

Beh, tanta roba. Parliamo di un gioco del 2015 egregiamente invecchiato e ancora godibile, nonostante appartenga ad una generazione ormai datata.

Il combat system è divertente ed elegante, benché sia penalizzato da una visuale talvolta poco ottimizzata, costringendoti ad alzare la voce e dire cose poco carine sulle mamme degli sviluppatori.

La crescita del personaggio è complessa, ma ben strutturata, con un succoso comparto di statistiche sia sulle armature che sulle armi, e uno sviluppo delle abilità magiche altrettanto diramato.

Il doppiaggio ricopre tutti i personaggi principali, secondari e persino le persone casuali incrociate nelle mappe, il che rappresenta uno dei numerosi esempi di cura del dettaglio da parte dello staff tecnico. Difficilmente vi accorgerete di aver sentito ripetersi la stessa voce tra i personaggi di contorno, a meno che non ci abbiate giocato tutto il giorno. Tanto lo so che l'avete fatto.


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Un Witcher non può procreare. Niente condom, babe!

La possibilità di scelta delle risposte durante i dialoghi porta la trama ad una valanga di diramazioni, persino nelle missioni meno importanti. Questo significa che per viverlo appieno occorre giocarlo più e più volte. Si. Se solo non avessimo un lavoro o altri impegni.


Le musiche? Alto livello. Originali, dinamiche, sempre appropriate, magnifiche.

Nell'aria c'è una vena di malinconia pulsante che non vi farà schiodare dal pad. Le atmosfere sono sempre varie, ed il clima cambia in maniera repentina. Puoi sentire il vento e soffrire di quel freddo pungente soltanto guardando lo schermo.

In conclusione, un hardcore game come questo risulta difficile da eguagliare, nonostante i molti anni trascorsi dal suo esordio.



Tommy R. M.


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