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PlayStation 5: scarsa disponibilità fino al 2022

I vertici alti di Sony hanno dichiarato di non essere in grado di coprire le alte e costanti richieste. Si teme che questa situazione si protragga fino al 2022, a meno che...

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La domanda sembra essere più alta di quanto non fosse per la PS4 e Sony non si aspetta che la situazione dell'offerta di PlayStation 5 migliorerà presto. A confermarlo è stato il CFO Hiroki Totoki che, secondo Bloomberg, ha esternato il suo pensiero agli analisti in seguito al recente rapporto sugli utili della società affermando che è difficile per Sony tenere il passo con la domanda per PS5 e che è probabile che la situazione continui fino al 2022.


"Non credo che la domanda si stia calmando quest'anno e anche se garantissimo molti più dispositivi e producessimo molte più unità della PlayStation 5 l'anno prossimo, la nostra offerta non sarebbe in grado di raggiungere la domanda", ha detto Totoki, aggiungendo in seguito: "La carenza di semiconduttori è un fattore, ma ci sono altri fattori che avranno un impatto sul volume di produzione. Abbiamo venduto più di 100 milioni di unità di PlayStation 4 e, considerando la nostra quota di mercato e la nostra reputazione, non riesco a immaginare che la domanda calerà facilmente".

Dopo un'attenta analisi della situazione Totoki ha poi affermato che Sony aveva i mezzi per farcela che suggerisce: "ad esempio, potremmo trovare forse un risorsa secondaria, o modificare il design".


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Qui, Totoki sembra affermare esplicitamente che l'azienda giapponese ha esplorato l'idea di cambiare il design della PS5 per soddisfare la domanda. Non siamo sicuri di quali potrebbero essere questi cambiamenti, ma supponiamo che significherà snellire la quantità di silicio utilizzato nella console. È comunque una situazione che non riguarda solo Sony in quanto addirittura Nintendo ha dichiarato che le forniture di semiconduttori iniziano a scarseggiare anche per la Switch, console che ne richiede molto meno rispetto a PS5.


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Sony punta a produrre almeno 14,8 milioni di console PS5 nell'anno finanziario che inizia ad aprile 2021, dopo aver venduto 7,8 milioni fino al 31 marzo. La società ha anche venduto 14,8 milioni di console PS4 nel suo primo anno fiscale completo, ma non ha subito gravi vincoli di offerta per la maggior parte di quel periodo, il che suggerisce che la domanda iniziale per PS5 è notevolmente più alta.


I commenti di Totoki sono, nonostante i buoni propositi, meno ottimisti rispetto ai precedenti messaggi di Sony. Il capo di PlayStation aveva precedentemente affermato che "la fornitura di PS5 sarebbe migliorata ogni mese per tutto il 2021". Jim Ryan, presidente e CEO di Sony Interactive Entertainment, ha inoltre dichiarato al Financial Times a febbraio che "il ritmo del miglioramento della catena di approvvigionamento si accumulerà nel corso dell'anno, quindi entro la seconda metà [del 2021] vedrà numeri davvero decenti".


È possibile che l'offerta di PS5 a un certo punto migliorerà davvero, ma alla fine ciò che preoccupa Sony sono le parole di Totoki il quale non si aspetta che la società sia in grado di soddisfare la domanda a breve termine anche se la capacità di produzione sarà ottimale. Sembra che se ne sia accorto anche Ryan che alle parole di Totoki aggiunge: "ci sono pochissime bacchette magiche che possono essere agitate".

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