Recensione: Maquette e il coinvolgimento emotivo nel puzzle solving
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Recensione: Maquette e il coinvolgimento emotivo nel puzzle solving

Maquette è un rompicapo ricorsivo in prima persona sviluppato da Graceful Decay e pubblicato da Annapurna Interactive su PC, Playstation 4 e Playstation 5. Quanto vale la pena giocarlo?

 

Al debutto su Playstation 4, Playstation 5 e PC nel mese di marzo 2021, Maquette è il più recente titolo pubblicato da Annapurna Interactive (The Pathless, What Remains of Edith Flinch, Outer Wilds) e la prima avventura sviluppata dallo studio Graceful Decay. Avrete sentito parlare del titolo non solo perché è di fresca release, ma perché è stato lanciato gratuitamente su Playstation 5 per gli abbonati al servizio Playstation Plus.


Abbiamo giocato questo titolo nella sua interezza, dall’inizio al trofeo di platino e vogliamo riportarvi quanto e se valga la pena giocarlo.

UN MONDO RICORSIVO

Esaminiamo la struttura del gioco


L’ambientazione tecnica di Maquette è quella di un mondo ricorsivo vissuto in prima persona. All’interno dell’ambiente di gioco, ci saranno proposti gli stessi oggetti, di differenti dimensioni, collegati tra loro. Spostare un oggetto piccolo sulla miniatura avrà come conseguenza lo spostamento dell’oggetto a dimensioni reale nell’ambiente di gioco più grande.


Questa dinamica attribuisce a Maquette la peculiarità di essere costituito da puzzle graduali che ripropongono lo stesso concetto in maniera scalare, una feature che promuove un senso di escapismo coerente con la trama da un lato, ma un sensazione di ripetitività dall’altro. Tuttavia, non c’è nessuna vera e propria spiegazione sui meccanismi di base che vengono progressivamente introdotti, e questo potrebbe favorire in minima parte diversificazione e difficoltà.


DUE PROTAGONISTI REALISTICI

Una relazione molto reale che non ha quasi nulla di scenografico

L’avventura rompicapo sviluppata da Graceful Decay è un breve viaggio emotivo, una catena di ricordi di poche ore che vi guiderà attraverso gli alti e i bassi della relazione tra i due personaggi principali, Michael e Kenzie. Il mondo ricorsivo intorno a voi vedrà le conseguenze delle vostre azioni ripercuotersi su diverse dimensioni degli stessi ambienti e si modificherà per rispecchiare le emozioni del protagonista man mano che il racconto si arricchisce di dettagli, particolari spiegazioni.


I due personaggi godono di buona caratterizzazione, si rapportano l’uno all’altra in modo da rendere perfettamente credibile la relazione. Vi stupirà forse proprio il realismo e l’autenticità delle conversazioni, il modo in cui la loro storia risulta credibile. Il copione non ha scopi drammatici e scenici, come spesso siamo abituati nel mondo dell’intrattenimento, ma proprio quello di farci pensare “potrei essere io a star vivendo questa vicenda”.


LA PROSPETTIVA È TUTTO

Concettualmente e praticamente, è una questione di prospettiva


Quello che Maquette vuole forse far comprendere al giocatore è che tutto cambia con una diversa prospettiva, e forse nulla è reale in maniera perfettamente oggettiva. Questo concetto è riscontrabile sia nella trama, nella percezione che abbiamo delle persone in un momento e quanto questa sia reale in fondo, sia nel modo in cui il gameplay porta il giocatore a dover cambiare “punto di vista” per poter avanzare.


Man mano che ci si avvicina ad edifici di dimensione maggiore, man mano che ci si allontana dal centro, dalla piccola cupola della maquette, si riesce ad allontanarsi da una prospettiva che all’inizio si dava per scontato fino a comprendere, con nuovi occhi, cosa si cela dietro le nostre confusionarie percezioni.


IL PUZZLE SOLVING

Quanto è difficile risolvere i puzzle in Maquette?


Una delle pecche principali del gioco è che, per trattarsi di un “rompicapo”, c’è davvero poco da fasciarsi la testa. Le uniche difficoltà per il giocatore potrebbero essere quelle iniziali inerenti alla comprensione del meccanismo base, dopodiché il puzzle solving diventa semplice e basilare, con pochissime complicazioni.


Anche una persona che non ha molta fiducia nelle proprie doti di risolutore di puzzle potrebbe riuscire a completare il gioco ricorrendo ad internet appena un paio di volte.

L’EMOTIVITA’ NELLA SCENA

In che modo Maquette cerca di stimolare i vostri sensi?


Gli ambienti, al contrario, costituiscono un lavoro artistico sofisticato e ben fatto. Lo stesso si può dire della soundtrack, che potrebbe restarvi in testa anche per giorni dopo aver completato il gioco. La riproduzione delle emozioni nella scena è resa in maniera aggraziata e riesce a coinvolgere il giocatore, migliorando l’esperienza della risoluzione dei puzzle.


Esteticamente, Maquette risulta grazioso, curato ed elegante, come la maggior parte dei lavori firmati Annapurna, e se avete una passione per il design, dare uno sguardo a questa piccola gemma ambientale vi darà soddisfazione.

UN’ESPERIENZA DA VIVERE

Qualche ora di coinvolgimento emotivo e mentale


Maquette rappresenta sicuramente un’esperienza da provare in particolare gratuitamente. Come spesso accade, Annapurna offre un viaggio emotivo accompagnato da scelte musicali perfettamente adatte. Come i suoi predecessori, rappresenta un gioco dalla durata molto breve, da godersi anche in un solo weekend o quando si torna stanchi la sera e non si ha voglia di cimentarsi in un titolo troppo impegnativo.


PRO

  • Ambientazione emozionale graziosa

  • Soundtrack coinvolgente

  • Dialoghi e vicende terribilmente realistici

CONTRO

  • Puzzle solving troppo semplice per dover essere il genere caratterizzante del gioco

  • Qualche glitch dovuto al mancato rispetto dell’ordine delle azioni nella risoluzione del rompicapo


VOTO 7/10

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