È stata rilasciata nel giorno del 17 settembre 2024 il DLC per l’ultimo capitolo metroidvania appartenente alla Saga di Prince of Persia che chiude definitivamente il supporto post-lancio di una delle poche perle rare rilasciate da Ubisoft negli ultimi tempi.
Molto probabilmente il 2024 videoludico nel complesso, soprattutto se messo a paragone con quello scorso, non verrà ricordato come un anno pieno zeppo di perle di maggior rilievo. Nonostante la presenza di pochissime opere di grande respiro, come la recentissima fatica di Team Asobi (ovvero il meraviglioso platform AstroBot), il rischio per qualche produzione di passare “in sordina” all’interno della mente collettiva della community è molto elevato.
È il caso dell’ultimo capitolo dell’ormai storica saga, targata Ubisoft, di Prince of Persia che ha visto la luce proprio all’inizio del 2024 e in questa recensione scopriremo come si colloca, a livello qualitativo, l'espansione narrativa del capitolo metroidvania The Lost Crown: "Mask of Darkness".
The Lost Crown: una gemma sottovalutata
Prince of Persia – The Lost Crown è forse una di quelle gemme rare che rischia di passare inosservata ed è quasi un peccato che il lavoro svolto con estrema cura da Ubisoft Montpellier (creatori tra l’altro degli ultimi capitoli platform 2D di Rayman – Origins e Legends) non abbia ottenuto il successo di vendite e apprezzamento generale che si meriterebbe, vista anche la tendenza che sta attanagliando le produzioni del publisher, sempre più preso da una scia poco virtuosa che sacrifica la creatività e il divertimento a scapito di un macchinario produttivo “industriale” che produce solo per ricavare profitti sicuri ingraziandosi le masse un po' più casual (come il recente Star Wars – Outlaws per citarne una).
Il grande lavoro svolto con estrema cura per attualizzare una saga, che sembrava non poter ritornare più dopo il “quasi” disastro avvenuto con il remake delle “Sabbie del Tempo” (che ora è rimandato fino al 2026), è uno dei più grandi pregi che contraddistinguono la produzione. Il merito di The Lost Crown è quello di restituire al giocatore un’esperienza modernizzata in chiave metroidvania che parte dalle radici bidimensionali della saga, allo stesso tempo offrendo un sistema preciso, dinamico, fresco di combattimenti adrenalinici (che richiedono tanta precisione) e sequenze platform tecniche che condiscono una piacevolissima scoperta nell’esplorazione.
Le avventure di Sargon sul Monte Qaf per salvare il principe Ghassan, insomma, uniscono vecchio e nuovo magistralmente in quaranta ore piene di puro divertimento per completarlo al 100%.
Il team di sviluppo, per fortuna, non ha mai smesso di supportare il gioco nei mesi successivi offrendo gratuitamente degli aggiornamenti che hanno rimpolpato l’offerta ludica garantendo modalità totalmente end game per i giocatori più hardcore che includono boss rush, sfide a tempo e le cosiddette “Prove Divine” dove si viene messi alla prova in quattro serie di imprese dove viene ancora di più risaltata ed esaltata la capacità di Ubisoft Montpellier di restituire un’esperienza meccanicamente complessa e stimolante dal punto di vista del combattimento e del platform più puro.
Mask of Darkness: ripartire da un’ottima base di partenza
L’ultimo contenuto aggiuntivo rilasciato, il 17 settembre, dal titolo Mask of Darkness chiude l’ottimo ciclo di supporto ricevuto dal titolo regalando una piacevole “ultima danza” prima di salutarlo definitivamente. L’espansione narrativa, al semplice costo di 4,99 euro, chiude quello che era l’ultimo snodo narrativo che non era stato ancora completamente sviscerato nel gioco base. Infatti, in questa nuova chiave di lettura della saga di Prince of Persia, il protagonista Sargon appartiene ad uno schieramento di incredibili guerrieri, denominati gli “Immortali”, e nel corso del gioco ognuno di essi ricopre un ruolo fondamentale nel corso della narrazione tranne uno solo: l’enigmatica Assassina Radjen che si cela nelle ombre più cupe.
Questo DLC si focalizza interamente su questo personaggio e in quest’espansione il giocatore potrà scoprire quali fossero le sue origini e soprattutto, cosa più importante, quale fosse la sua missione e il suo obiettivo all’interno dello schema narrativo di The Lost Crown.
Un sistema di progressione intelligente
Il DLC può essere iniziato ad avventura in corso e l’unico requisito richiesto è quello di essere arrivati almeno a sbloccare il Rifugio. Una volta arrivati sarà possibile interagire con Neith, un’alleata di Sargon appartenente agli Immortali, che ci dirà che è il momento di indagare sull’ultima posizione nota di Radjen. Raggiungendo il luogo contrassegnato dalla missione secondaria e per circostanze che non intendiamo svelarvi, il giocatore si ritrova intrappolato in quello che è il livello aggiuntivo dell’espansione Mask of Darkness: il palazzo mentale di Radjen.
Prima di arrivarci, però, il DLC sottopone al giocatore un “entry level” completamente inaspettato: il sistema di progressione si azzera completamente e Sargon si ritroverà catapultato in una dimensione parallela dove tutti gli upgrade, amuleti e abilità raccolti nel gioco base non potranno essere minimamente utilizzati.
La prima sequenza di gioco è un piccolo biglietto da visita dove si capisce subito che il contenuto sarà esigente a livello di sfida e nelle capacità di salti tra le piattaforme culminando in un boss per niente banale che si interpone come un muro (come ad esempio Gundyr, il Giudice in Dark Souls 3) tra il giocatore e l’inizio vero e proprio del DLC. Insomma, un vero baluardo dove la totale assenza di upgrade trasforma il primissimo scontro in uno skill check.
Questo, per quanto possa sembrare assurdo visti i tempi attuali, in realtà serve magnificamente all’obiettivo che si pone l’espansione: garantire una sfida stimolante e continua per i giocatori hardcore affezionati al titolo di Ubisoft Montepellier. Questo perché, una volta entrati nel Palazzo Mentale, il protagonista dovrà farsi strada tra sequenze platform molto esigenti e nemici molto più ostici per riconquistare anche gli upgrade più “semplici” (come le pozioni per curarsi) al fine di sopravvivere e scoprire i segreti legati alla misteriosa Assassina, culminando in una boss fight finale veramente tra le migliori che il genere possa offrire nel suo complesso.
Vi ricordiamo che il titolo è disponibile su tutte le piattaforme e l’espansione è offerta al costo di 4,99 euro.
Prince of Persia The Lost Crown: Mask of Darkness è un DLC che non perdona il minimo errore e regala, specialmente nelle sue difficoltà più elevate, dalle quattro alle sei ore ricche di sfida e di stimoli andando a sviscerare quelli che sono gli ultimi snodi narrativi che erano rimasti oscuri nel gioco base. Sfidante ma allo stesso tempo confezionato con cura che risalta ancora di più il combat system tecnico e una maestria nella gestione delle sequenze platform. Una vera e propria ciliegina su una torta che sa di miracolo considerando il possibile futuro di Ubisoft come publisher - che, visti gli ultimi sviluppi finanziari, potrebbe non accogliere più perle del genere per tantissimo tempo. |
Voto Finale: 8.5
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