top of page

River Tails: lo abbiamo provato al Comicon e lo abbiamo adorato!

Allo stand Redbull del Comicon di Napoli, il nostro sguardo viene catturato subito dal colorato River Tails sviluppato da Kid Onion Studio. Ci avviciniamo, chiediamo informazioni e decidiamo di provare con le nostre mani il titolo cooperativo. Vi raccontiamo della nostra esperienza con il platform 3D che solidificherà le vostre relazioni umane!

 

Il padiglione 6 del Comicon di Napoli è un continuo ronzio. Accese chiacchiere di videogiocatori, tornei ufficiali con premiazioni, sfide continuamente accessibili e avvincenti round di Beat Saber fanno da sfondo alla nostra curiosa esplorazione.


Lo stand Redbull attira la nostra attenzione con la sua Indie Forge perché siamo pur sempre videogiocatori, e per quanto ci piaccia osservare, conversare, analizzare, più di ogni altra cosa, cerchiamo sempre il pad.


In particolare, il nostro occhio cade sulla vivace traversata platform 3D di un gatto ed un pesciolino. Ci avviciniamo, chiediamo spiegazioni e poi, affascinati, ci lanciamo in una prova cooperativa di River Tails: Stronger Together, sviluppato dallo studio indipendente Kid Onion Studio, pubblicato da Gravity Game Arise e disponibile in Early Access su Steam.

La cooperativa al centro di River Tails


Lungo un colorato ma pericoloso fiume, vestiamo i panni (o meglio il pelo e le squame) del gatto Furple e il pesciolino Finn, in una cooperativa asimmetrica che richiede necessariamente che i personaggi si supportino a vicenda per completare la traversata. La demo che abbiamo provato ci lancia all’avventura in maniera piuttosto semplice: i primi set - come è giusto che sia per riuscire a padroneggiare i controlli - sono facilmente comprensibili e richiedono tempismo momentaneo piuttosto che continuo alla nostra collaborazione.


I due animaletti si muovono in parallelo, sulla terraferma e in acqua. Ciò implica che ognuno abbia accesso a leve e sblocchi che l’altro non può raggiungere (un discorso che vale anche per i collezionabili e segreti), costringendo così i personaggi ad attendere le azioni del partner. Come è intuibile, Furple non può permettersi il lusso di cadere in acqua, né può Finn lanciarsi sulla terra senza perire. È con l’escamotage dei diversi habitat dei due animali che River Tails blocca la possibilità di proseguire senza ricorrere alla cooperativa.

Man mano che procediamo lungo il livello, gli ostacoli cominciano a richiedere non solo che adoperiamo la leva per far passare il nostro compagno ma che utilizziamo il giusto tempismo per fornirgli strumenti di passaggio, attivando e disattivando più piattaforme nello stesso scenario, in maniera consecutiva.


Va precisato che lo stage che abbiamo provato nella demo è piuttosto elementare (così da consentire a tutti i passanti, anche i giocatori più casual, i più giovani e i meno avvezzi al platform di comprendere il meccanismo e abituarsi allo stesso) e il livello di difficoltà per noi era irrisorio.


Fortunatamente, però, Kid Onion Studios ha messo a disposizione allo stand anche una frizzante prova a tempo, che ci ha consentito non solo di comprendere in maniera più completa quali sono le sensazioni che la cooperativa più avanzata di River Tails vuole generare in noi, ma anche il vero potenziale del gioco al crescere della difficoltà.


Conquistati dalla prova a tempo!


Lanciati in uno stage a tempo limitato con un’impostazione differente, che porta uno dei due personaggi in basso, con telecamera dall’alto, e una serie di leve su una piattaforma, mentre l’altro procede a tutto schermo sui meccanismi che vengono man mano sbloccati dal compagno, abbiamo trovato un livello di divertimento più che godibile! È qui che la cooperativa di River Tails esplode davvero e ci consente di apprezzare cosa significa giocare con qualcuno di cui siamo costretti a fidarci.