ŌKAMI: un'avventura senza tempo
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ŌKAMI: un'avventura senza tempo

Aggiornamento: 11 set 2021

ŌKAMI è il piccolo capolavoro dell'ormai defunta Clover Studio. Di genere Action/adventure, questo gioiellino è una vera e propria lettera d'amore al folklore giapponese.


Fondata da Capcom, Clover Studio è stata sede di menti talentuose e creative, e ha dato vita a più di un capolavoro nell'arco della sua breve vita. Correva l'anno 2006 quando la software house rilasciava il suo fiore all'occhiello: ŌKAMI. Punta di diamante di questa serie di successi, osannato dalla critica e vincitore del premio Game of the Year, Ōkami ha un solo difetto, se così si può chiamare: è passato inosservato. Nonostante infatti lo si possa definire pura arte fatta videogioco, nato soprattutto dalla fantasia di Hideki Kamiya (il papà di Devil May Cry), le vendite non troppo soddisfacenti e la necessità di una riorganizzazione interna dei propri studi portarono Capcom a chiudere Clover Studio. Il mondo era rimasto orfano di un gruppo di talentuosi sviluppatori senza neanche rendersene conto, ma fortunatamente alcune di quelle menti brillanti si riunirono nei Seeds, per poi in seguito confluire nella più recente e famosa Platinum Games.


C'era una volta... un lupo



Ōkami attinge a piene mani dalla cultura e dalla mitologia giapponesi, mescolando sapientemente varie leggende e personaggi di stampo shintoista per confezionare la propria storia.

Ambientato nella terra di "Nippon", in un'indefinita epoca medievale, il gioco narra le gesta della Dea del Sole Amaterasu, la quale è stata richiamata nel mondo mortale a causa di un'oscura minaccia.

La leggenda vuole che secoli prima, il villaggio di Kamiki fosse minacciato dal demone a otto teste di nome Orochi. Questa bestia immonda richiedeva in sacrificio una giovane vergine una volta all'anno, sempre nello stesso periodo: durante il festival tipico del villaggio. Tale ricorrenza era quindi divenuta motivo di terrore per gli abitanti e le loro figlie. Esattamente 100 anni prima dall'inizio della nostra storia, durante il festival, un lupo bianco si aggirava per le case del villaggio, e gli abitanti, pensando fosse un affiliato del demone, lo soprannominarono Shiranui (lett. "Fuoco sconosciuto"). Nagi, il guerriero più forte del villaggio, cercava di scacciarlo ed ucciderlo ma purtroppo non riusciva mai nel proprio intento. In seguito alla scelta dell'ennesima vittima sacrificale, purtroppo stavolta anche sua amata, Nagi decise di andare ad affrontare la bestia direttamente nel suo antro. Fu solo grazie all'intervento di Shiranui che Nagi ebbe la meglio, e il demone fu sigillato con la magia della spada del guerriero. Il lupo però, gravemente ferito, andava incontro alla morte. Nagi lo riportò al villaggio tra le proprie braccia e la valorosa bestia spirò in pace. Gli abitanti eressero un altare in onore del lupo bianco, non sapendo che l'animale non era altri che Amaterasu: la Dea del Sole.


Dopo 100 anni di pace, il sigillo è stato spezzato (da chi non è dato sapere), e Orochi è tornato in vita. Il mostro, ridestatosi, fa piombare di nuovo la landa di Nippon nell'oscurità e nel caos. Grazie ad una preghiera di Sakuya, lo spirito dell'albero guardiano di Kamiki, la dea Amaterasu si ridesta reincarnandosi di nuovo nel lupo bianco.

Qui inizia la nostra storia. Amaterasu, accompagnata dal "folletto" artista del disegno di nome Issun, partirà per un viaggio lungo e denso di insidie, cercando di liberare il mondo dal male. Grazie al Pennello Celestiale e ai suoi speciali poteri di disegno, Amaterasu farà letteralmente rinascere il mondo, riportando alla vita la natura, stretta nella morsa dei demoni.

Nelle sue 40 ore (e più, se siete completisti) di gioco, Ōkami vi porterà a scoprire una trama ben più intrigata di quella che poteva sembrare inizialmente. Il faccia a faccia con il demone Orochi non sarà il fine ultimo del suo viaggio, poiché qualcosa di molto peggiore si annida nell'ombra.


Lo stile ed il gameplay



Il gioco si presenta come un classico gioco di avventura dinamica in terza persona, in cui il giocatore, impersonando il lupo bianco, può spostarsi nelle varie aree che formano il mondo di Nippon, alla ricerca degli alberi guardiani, il cui potere può ridestare la terra, e degli altri Kami (dèi), per acquisire nuovi poteri di disegno divino.

Ciò che di questo titolo salta subito all'occhio è lo stile grafico. Ōkami è realizzato con una grafica che ricorda la pittura "sumi-e", ossia uno stile pittorico ad inchiostro e acqua tipico del Giappone del XIV secolo (anche se la tecnica era nata secoli prima in Cina), che consiste nel solo utilizzo dell'inchiostro nero in varie concentrazioni. Con il "bastone d'inchiostro", un inchiostro di china ricavato da colla mista a fuliggine, quest'ultima ottenuta dalla combustione della resina degli alberi, il pittore traccia linee più o meno spesse sulla tela, di solito carta di riso. Tutto ciò, misto a colori molto accesi, dà vita allo stile grafico di Ōkami, e proprio la dinamica del disegno è ciò che rende questo gioco unico nel suo genere. Infatti, in qualunque momento, il giocatore può "fermare il tempo" tramite la pressione di un tasto, creando con l'istantanea della schermata che ha di fronte un foglio di carta di riso su cui poter disegnare. Una volta disegnato il simbolo e rilasciato il tasto, l'effetto del disegno si ripercuote sulla realtà scatenando tutto il potere di Amaterasu: se per esempio si disegna un cerchio nel cielo, apparirà il sole, il quale trasformerà la notte in giorno; se invece si disegna una riga orizzontale su di un nemico, esso verrà tranciato in due. Questi sono solo alcuni dei tantissimi modi di utilizzare il Pennello Celestiale, il quale contribuisce a rendere il gioco sempre vario e mai scontato, portando il giocatore a chiedersi quale utilizzo fare dei suoi originalissimi poteri. Che sia per risolvere quel puzzle ambientale, per sconfiggere quel boss, o per superare quella fase platform così ostica che saltellando (dopo tutto siamo lupi, mica gazzelle!) non la si riesce a portare a termine, il Pennello Celestiale sarà sempre fondamentale in ogni momento dell'avventura.

Oltre alle abilità di disegno, Amaterasu entrerà anche in possesso di spade, "specchi" (scudi da utilizzare all'occorrenza in attacco o in difesa) e "rosari" (fruste che all'occorrenza possono frammentarsi ed essere "sparate" come proiettili).

Le mosse di combattimento di Amaterasu potranno essere potenziate allenandosi in degli speciali Dojo sparsi per il mondo. Questa è solo una delle tante attività secondarie che il gioco propone, oltre a missioni secondarie, ricerca di tesori, nutrimento degli animali (sì, uno dei nostri doveri in quanto incarnazione di un dio, sarà proprio quello di prendersi cura degli altri esseri viventi), e molto altro.

Il gioco aggiunge anche elementi di genere RPG, dato che tramite speciali ricompense da acquisire in vari modi, sarà possibile potenziare le statistiche della nostra dea, tra cui la barra della vita (fatta di tanti piccoli "soli"), quella dell'inchiostro per utilizzare il pennello, e di altre peculiarità.


La colonna sonora



Ōkami è già maestoso così ma, come in ogni produzione che si rispetti (videoludica e non), la musica gioca un ruolo fondamentale. La direzione artistica di questo titolo, già di per sé magistrale e unica per lo stile grafico, raggiunge livelli altissimi quando entriamo nell'ambito della colonna sonora. I compositori sono partiti dall'idea di unire antiche melodie tipicamente orientali ai più moderni e dinamici stili musicali che abbiamo oggi. Era difficile trovare un equilibrio, ma il risultato è sorprendente.

Le tracce musicali vi accompagneranno in ogni vostra partita, senza mai essere fastidiose o ripetitive, e anzi vi ritroverete a fischiettare la musichetta di turno in più di un'occasione. Che sia la musica che suona nelle Piane di Shinshu o quella della costa di Ryoshima, che sia il tema musicale di un personaggio, di un'azione specifica (come quella di risanare gli alberi guardiani), o di un cattivissimo boss, la colonna sonora di Ōkami è sempre perfetta per l'occasione, a volte allegra, a volte epica, a volte spaventosa. Saprà regalarvi grandi emozioni.


In conclusione


Il mondo dei videogiochi è un mondo in continuo sviluppo, forse tra i più celeri nell'industria dell'intrattenimento. Va da sé che un gioco di 15 anni fa possa risultare obsoleto e anche bruttino da vedere per un videogiocatore moderno. Ma Ōkami, grazie al suo stile grafico e ad un gameplay ancora valido e per nulla legnoso, riesce ad essere ancora davvero godibile. Chi non lo conosce potrebbe tranquillamente scambiarlo per una produzione recente, magari indie, anche se un occhio attento riuscirebbe comunque a riconoscerne i limiti. Questo, ed il fatto che Capcom si sia impegnata a tenere in vita la sua creatura negli anni, non facendola finire nel dimenticatoio, rendono Ōkami un vero e proprio gioco senza tempo.

Ōkami è uscito su PlayStation 2 nel 2006, ha avuto un adattamento nel 2008 per Nintendo Wii e i suoi Wiimote (praticamente obbligatorio, visto che è un gioco in cui si disegna), una rimasterizzazione in HD per PlayStation 3 nel 2012, ed un ulteriore restyling nel 2017 approdando su PlayStation 4, Xbox One e PC. Nel 2018 esce anche su Nintendo Switch. È praticamente su ogni piattaforma da gioco, quindi se non lo avete ancora fatto, recuperatelo ad ogni costo, perché Ōkami non è solo un videogame.

Ōkami è arte, è creatività, è un grande omaggio ad un'intera cultura, è una storia di amore verso il prossimo e verso la natura, è divertimento, è il saper raccontare una storia epica senza mai prendersi troppo sul serio.


Il mio voto personale è 9, perché nulla è perfetto, ma Ōkami ci è andato molto vicino.

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