Il gioco dell'anno 2023 per Game 'N Talk
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Il gioco dell'anno 2023 per Game 'N Talk

Mentre il 2023 entra nelle sue battute finali, noi del team di Game ‘N Talk abbiamo deciso di dare uno sguardo ai migliori titoli di quest’anno ed eleggere un personale vincitore. Scopriamo quali sono i giochi che più ci hanno conquistato.

 

Il gioco dell'anno 2023


Poche annate nella storia videoludica hanno potuto vantare di essere così ricche di titoli d’alta qualità come il 2023. Durante tutto l’anno i videogiocatori sono stati nella difficile posizione di bilanciare portafogli e tempo libero con un catalogo di uscite da brivido che ha reso difficile anche soltanto stilare una lista di possibili candidati al gioco dell’anno.


Ora che l’anno è però giunto al termine e che ci prepariamo agli ultimi annunci in virtù dei The Game Awards, ci apprestiamo ad eleggere il nostro vincitore, il titolo che, per ognuno di noi, ha meritato la corona di gioco dell’anno 2023.


La scelta di Adriano: Baldur's Gate III


Il gioco dell’anno non può che essere Baldur’s Gate III per diversi motivi. In un periodo di giochi venduti monchi, senza contenuti o poco più di beta a livello tecnico Baldur’s Gate III è semplicemente, sontuosamente completo in ogni suo aspetto; la storia, il gameplay, il sonoro, la realizzazione tecnica e soprattutto la quantità e la qualità delle attività da fare durante l’avventura. È statisticamente impossibile che due giocatori nel mondo svolgano due campagne identiche, e penso che questa sia la cosa più importante quando parliamo di un videogioco tratto da Dungeons & Dragons. Essenzialmente gli approcci ad una situazione nel gioco, anche una semplice linea di dialogo, hanno tante variabili quante se ne potrebbero avere giocando ad un qualsiasi tavolo di gioco con gli amici durante una campagna di D&D, e la cosa incredibile è anche che ognuna di queste variabili riesce a mantenere un livello qualitativo elevatissimo.

Cuorescuro in Baldur's Gate III

Se invece volessimo parlare esclusivamente di un punto di vista di “popolarità” Baldur’s Gate III è stato in maniera inequivocabile l’evento videoludico dell’anno, riuscendo a catturare e convincere anche videogiocatori non avvezzi a questo genere di GDR. In definitiva questo è tutto quello che un GOTY dovrebbe essere.


La scelta di Edy: Baldur's Gate III


Questa sarà sicuramente ricordata come una delle scelte più difficili. In un anno dove le ore passate davanti a giochi sopraffini ed elegantemente eseguiti, eleggere un unico vincitore è come vincere la Zaffa-Chocobo con un tempo di 0:00: di certo possibile ma non poco frustrante. Dopo una riflessione straziante, però, non posso fare a meno di vedere in Baldur’s Gate III l’evento dell’anno.


Non è soltanto perché Baldur’s Gate offre ad ogni giocatore la possibilità di vivere una campagna unica, garantendo una immedesimazione così forte da avvicinarsi all’effettiva illusione di star giocando a Dungeons & Dragons; non è soltanto per il suo cast di personaggi accattivanti, meravigliosi, e del suo mondo che istiga all’esplorazione curiosa bilanciandola al brivido del rischio di danneggiare la propria run; non è solo perché sedersi dinanzi a questo titolo significa non sapere quando ci si alzerà per quanto è facile perdere la cognizione del tempo.

Il cast di Baldur's Gate III

È soprattutto perché Baldur’s Gate è coraggiosamente sbucato fuori dal nulla, impossessandosi del web in maniera fenomenale senza preavvisi e sfidando colossi del mercato come Zelda e Spider-Man a testa così alta da quasi spezzarsi il collo. Impossibile resistere allo charm del gioco di ruolo perfetto; difficile ricordare di avere una vita reale prima di spegnere la console o il PC.


La scelta di Longo: Cyberpunk 2077


Nonostante quest’anno abbiamo avuto l’imbarazzo della scelta nello scegliere il nostro GOTY, vorrei permettermi il lusso di balzare indietro nel tempo e fare un encomio a chi di fatto all’uscita è stato (giustamente) martoriato e messo al patibolo per un prodotto spacciato per tripla A ma praticamente ingiocabile, e ad oggi, grazie all’aiuto della community e dopo sostanziose patch, ci fa rivalutare un capolavoro che meritava solo di più tempo e attenzione. Cyberpunk 2077 è per me l’esaltazione di un'azienda (CD Project RED) che, nonostante sbaglia a far uscire prematuramente un gioco next-gen anche su PS4, fa un passo indietro e rimane in contatto con il suo pubblico per utili feedback e per migliorare in modo costante il prodotto con numerose patch. Se al tempo (più di tre anni fa!) di Cyberpunk 2077 si poteva apprezzare solo la storia e l’ambientazione – che purtroppo, se il gioco è pieno di bug e glitch, lasciano il tempo che trovano – ad oggi è un prodotto notevole in tutto e per tutto!


Se ci avete già giocato in passato o avete sempre desistito per le innumerevoli critiche, vi assicuro che giocare nel 2023 a Cyberpunk 2077 ha molto più senso di quanto crediate, in particolar modo quando questo 5 dicembre uscirà l’Ultimate Edition.

Cyberpunk 2077

La scelta di Luigi: COCOON


Il titolo che ho più apprezzato in questo 2023 non è presente tra tutti quelli designati dalla critica e probabilmente trattasi anche di un’opera che non è adatta a tutti i palati videoludici.

Il gioco in esame è l’ultima opera di Jeppe Carlsen, il progettista principale del gameplay di Limbo e Inside, ovvero COCOON. La scelta è ricaduta su questa piccola perla videoludica uscita il 30 Settembre (usufruibile in modo gratuito per i possessori dell’abbonamento Game Pass) e prodotta da Annapurna perché gli enigmi strutturali e sinergici tra le sfere colorate che rappresentano i vari mondi da esplorare hanno lasciato in me il segno. Cocoon è un continuo stimolo a tenere acceso il cervello per trovare la strada per proseguire senza soluzioni banali o irrazionali. La direzione artistica e il sonoro sono un rafforzativo dell’opera che riesce anche a spezzare il ritmo proponendo dei boss di fine capitolo che necessitano anche di un briciolo di strategia mentale.

Cocoon, videogioco di Jeppe Carlsen

Insomma, trattasi di un titolo che non può essere giocato passivamente, ma che stimola e spinge ad usare il cervello in un contesto in cui molto, forse troppo, sta diventando automatico.


La scelta di Marco: Star Wars Jedi Survivor


Nei primi mesi del 2023 usciva senza far troppo rumore un videogioco degno di nota, sviluppato da Respawn Entertainment. Parliamo di Star Wars Jedi: Survivor, sequel del già ottimo Jedi: Fallen Order. Questa piccola perla migliora ogni aspetto del predecessore e confeziona un videogioco action/adventure molto ispirato. È un videogioco a tema Star Wars tra i più riusciti, sia parlando del gioco in sé, sia per quanto riguarda il contesto in cui si inserisce, coerente e rispettoso del canone odierno di Guerre Stellari. Infatti, gli eventi di Fallen Order e Survivor, narranti la storia del Padawan Cal Kestis scampato al massacro dell’Ordine Jedi, si inseriscono perfettamente nel vasto mosaico di storie cross-mediali (film, serie TV, libri, fumetti…) che oggi è Star Wars, portando nuove succulente informazioni per i fan del franchise ma rimanendo comprensibili anche per chi vi si approccia per la prima volta.

Star Wars Jedi Survivor

Il combat system dalle leggere tinte soulsiane (variegato, divertente e impegnativo), il level design curato e complesso con grandi mappe che premiano la curiosità e l’esplorazione, il comparto tecnico di qualità, il tutto accompagnato da una stupenda colonna sonora, sono tutti aspetti che caratterizzano un videogame davvero valido e meritevole di avere una chance anche da chi non è cresciuto a pane e pew-pew.


Un grande plauso per Respawn quindi, grazie a cui il giovane Cal e il suo piccolo amico, il droide BD-1, hanno già fatto breccia nei cuori di molti.


La scelta di Simone: Lies of P


Siamo a fine anno e se qualcuno chiedesse a quale titolo videoludico darei il mio GOTY, senza ombra di dubbio sarebbe Lies of P. Un likesouls ispirato alla favola di Pinocchio che ha sorpreso tutti i videogiocatori amanti del genere che, nonostante sia un gioco che richiede molta pazienza e impegno, riesce a immergere nella storia criptica, nelle atmosfere dark steampunk, fino a far amare il personaggio principale che ci accompagna per tutta l’avventura, invogliando il giocatore a scoprire cosa si nasconde dietro ogni angolo del mondo.

Lies of P

Il gameplay, a parte qualche piccola sbavatura dovuta ai comandi e microscopici bug, è davvero appassionante, immersivo e soddisfacente, soprattutto quando si riescono a superare le boss fight ben disseminate per tutto il gioco. Amate da molti anche le ambientazioni dal tono oscuro a tema vittoriano-steampunk che invogliano il giocatore a scoprire cosa si nasconde dietro ogni angolo del mondo di Lies of P. In definitiva questo è un titolo che è riuscito a fare breccia nel cuore degli amanti dei soulslike e non solo (un compito non scontato quando non si è FromSoftware), permettendo così a tutti di goderselo senza troppe pretese.


La scelta di Pasquale: COCOON, semplicità ed immediatezza


Il 2023 videoludico è stato uno dei migliori di sempre, ricco di giochi dall’elevato valore qualitativo. Nonostante questo, però, a livello di gusto personale davanti alle mastodontiche produzioni AAA ho sempre preferito l’estro creativo e la semplicità delle produzioni Indie. Quest’anno ero indeciso tra Humanity e Cocoon ma alla fine quest’ultimo è riuscito a conquistarmi di più.

Cocoon, videogioco di Jeppe Carlsen

Cocoon è puzzle game sviluppato da Geometric Interactive (team di sviluppo all’esordio assoluto e composto da ex dipendenti di Playdead, creatori di capolavori come Limbo e Inside). Quello che più colpisce di questo titolo è il suo concept semplice ma allo stesso tempo suggestivo dove le sfere utili per la risoluzione di enigmi in realtà sono mondi che si incastrano concentricamente in uno psichedelico “effetto matrioska”. Si accende il gioco, senza tutorial, un unico tasto è tutto quel che serve e il feedback della colonna sonora ti fa capire che stai progredendo tra i vari puzzle. In un immaginario alieno che non si racconta esplicitamente ma che lascia al giocatore la libertà di speculare (e dove l’unico limite è la sua fantasia). Un gioco breve, cosmico, indimenticabile.

 

Vi diamo appuntamento alle liste di fine anno delle prossime settimane:

  • Il gioco più atteso del 2024 da Game 'N Talk

  • La più grande delusione del 2023 per Game 'N Talk

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