Il Retronauta: la nascita dei primi computer
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Il Retronauta: la nascita dei primi computer

Tutti abbiamo un PC, portatile o desktop che utilizziamo per giocare o per lavoro. Ma quanti di noi sanno qual è stato il primo personal computer e la sua origine? Ve lo raccontiamo noi di Game’N Talk in questo appuntamento con il Retronauta.

 

L’essere umano in antichità ha sempre avuto la necessità di svolgere operazioni numeriche nelle sue attività quotidiane. E per questo motivo ha creato sempre degli strumenti ingegnosi e funzionali per questo bisogno. L’abbaco, conosciuto più comunemente come “pallottoliere”, per esempio, è stato il primo strumento di calcolo, un vero e proprio antenato dei PC . Non a caso, la parola Computer deriva dal verbo latino “computare” che significa “fare di conto”.


La storia degli home computer negli anni è sempre mutata, costellata da alti e bassi, dalla nascita dei primi e ingombranti calcolatori usati nella Seconda guerra mondiale, alle invenzioni informatiche degli anni Settanta.


Adesso vediamo assieme quali sono stati i primi computer della storia.


Eniac - 1946


Nel febbraio del 1946 nasce Eniac, acronimo di Electronic Numerical Integrator and Computer, creato dagli Stati Uniti per esigenze militari, è un calcolatore digitale a valvole. La sua progettazione si aggira sui 500.000 dollari. Creato per risolvere problemi bellici, calcola le curve balistiche dei proiettili dell’artiglieria.

Eniac - 1946

Non è costituito da parti meccaniche in movimento, ma da soli circuiti elettrici, un enorme computer a forma di U squadrata con dimensioni generose, occupa 180 mq e un peso di 30 tonnellate con 18.000 valvole termoioniche collegate da 500.000 contatti saldati. È sprovvisto di memoria interna, quindi non può memorizzare ed eseguire in automatico i programmi. Ogni volta bisogna ricalibrarlo a mano per fargli eseguire un calcolo, e una squadra di operatori scollega e collega i cavi e impostano gli interruttori per avviare una nuova serie di calcoli.


Eniac è stato progettato dagli scienziati John Mauchly e John Presper Eckert.


Un anno dopo, nel 1947 viene inventato il transistor, che va a rimpiazzare la valvola termoionica, così da poter costruire computer dalle dimensioni e peso più ridotti, una potenza di calcolo maggiore e dei costi più contenuti.


Altair 8800 - 1974


Gli anni Cinquanta e Sessanta mettono le basi per i primi computer moderni, grazie alla scoperta del microchip e le invenzioni della memoria e dei microprocessori. Così ci sono le basi per macchine più economiche e più piccole di dimensioni. Negli anni Settanta, i computer abbandonano il proprio uso prettamente industriale e bellico per entrare nelle case dei civili.


Il 19 dicembre 1974 nasce il primo microcomputer della storia, il MITS Altair 8800, costituito su un processore Intel 8080 a 2 MHz e 256 byte di RAM espandibile a 64 Kb, viene messo in commercio con un kit di montaggio a quasi 500 dollari.

Altair 8800 - 1974

L’Altair consente anche ad utenti poco esperti di programmare con codice binario grazie ad un software innovativo per l’epoca, il basic, un sistema dalle grandi opportunità che offre grandi possibilità di sviluppo e che porta i due creatori a fondare una società, la Micro Soft. Il nome dei due imprenditori è Paul Allen e Bill Gates.


Apple II - 1977

Apple II - 1977

Nel 1977 Apple mette in commercio Apple II, uno dei primi PC realizzati su scala industriale di grande successo. Nasce come successore dell’Apple I, costruito su un case di plastica che contiene la scheda madre. In questa occasione Apple decide anche di cambiare il proprio logo ufficiale. Le caratteristiche tecniche del PC sono: CPU MOS Technology 6502 a 1 MHz, RAM da 4 a 48 kb, ROM da 12 kb, 8 porte per espansione interne, connettori IN/OUT per il registratore a cassette e altoparlante integrato.


Nel corso degli anni l’Apple II riceve diversi restyling:

  • Apple II plus, con piccoli miglioramenti;

  • Apple IIe, messo in vendita nel 1983 costituito da una scheda nuova che ne riduce i costi di produzione, un case più pratico e una tastiera di colore chiaro.

Nel 1983 presenta Apple IIc, una versione portatile dell’Apple II, ma senza display on-board.

Nel 1985 l’Apple II viene sostituito dalla versione enhanced, con una CPU 65C02 dal basso consumo, 128K di RAM e 32K di ROM, nel 1986 esce Apple IIgs e nel 1987 Apple IIe Platinum che rimane in produzione fino al 1992.


IBM PC 5150 - 1981


Nel 1975 IBM ha commercializzato il suo primo PC, IBM 5100 che però, per design e il prezzo di 20.000 dollari non può essere considerato un personal computer. Per questo la Big Blue, avvalendosi di componenti realizzati in proprio e in associazione con Intel, Motorola ed Epson, avvia il progetto dell’home computer.

IBM PC 5150 - 1981

E così negli anni Ottanta inizia l’epoca del Pc moderno, il 12 agosto del 1981 annuncia il suo personal computer ad uso domestico, IBM 5150. Monta al suo interno un microprocessore Intel 8088 da 4,77 Mhz, 40kb di ROM, 64kb di RAM, un floppy da 5,25 pollici da 160k e sistema operativo pc-dos 1.0 derivato da Microsoft.


Il prezzo al lancio è di 1.565 dollari e il successo di questo PC è la sua architettura aperta, che dà origine a tutta una generazione di computer e componenti IBM compatibili.


Macintosh - 1984


Nel 1984 c’è stata un’altra grande rivoluzione nell’informatica: l’arrivo del Macintosh, il primo PC con interfaccia grafica a icone, destinato a diffondersi su larga scala. Questo PC è quello che si può definire il vero padre dei computer moderni: dotato di mouse e sistema operativo Mac OS, utilizza nella sua interfaccia grafica il cestino, la scrivania e le finestre. E così anche chi ha scarse conoscenze informatiche può utilizzare un PC.

Macintosh - 1984

Sulle basi del Macintosh, nel 1985, Microsoft crea il sistema operativo Windows. E da quel momento, grazie anche all’avvento di internet negli anni ‘90, che il PC diventa uno strumento immancabile nelle case e negli uffici di tutto il mondo.

Grazie all’evoluzione informatica l’uomo ha migliorato e semplificato il lavoro quotidiano. Come appare evidente da questo excursus, l’informatica è però sempre in evoluzione, costantemente alla ricerca di un miglioramento che agevoli la nostra vita, fino ad arrivare all’attuale discussione sull’informatica quantistica, appare chiaro che questo processo è destinato a continuare finché l’uomo non lo necessiti.



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