Il Retronauta: La storia di Xbox
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Il Retronauta: La storia di Xbox

Il 15 novembre del 2001 è la data in cui il colosso di Redmond ha fatto la sua comparsa nel mondo del gaming, introducendo nel mercato la sua prima Xbox, un evento straordinario, in particolare perché era dai tempi dell’Atari che un’azienda americana non produceva una console per gaming.

 

Nintendo e Sony sono due realtà affermate e conosciute, mentre Sega oramai si appresta ad un lento declino, visto il fallimento che incassa dal ritiro del suo Dreamcast. Non tutti sanno che in realtà Xbox nasce grazie al fallimento di quest’ultimo, poiché il Dreamcast nasce in collaborazione tra le due aziende.


 Il Dreamcast è basato su una versione di Windows CE con supporto alle librerie DirectX, una vera novità per l’epoca. Tutto questo ha permesso a Microsoft di maturare una certa conoscenza nel settore console e di entrare nel mercato con una propria macchina.

 

Nasce Xbox, la prima console moderna, un ibrido tra i sistemi casalinghi e i PC.

 

Il pensiero alla base di Xbox sta nell’avere la piattaforma più prestante in termini di potenza e le funzionalità online.

La prima Xbox – La rivoluzione hardware


Per realizzare il suo progetto, Bill Gates incarica due team:

  • WebTV esperti in hardware di cui Microsoft aveva acquistato da poco i diritti;

  • gli stessi ingegneri che hanno sviluppato le DirectX per Microsoft.


Fin da subito i due team hanno idee differenti: Il team DirectX vuole realizzare una macchina simile ai PC, con una versione modificata di Windows 2000 e le DirectX 8.1, mentre il team WebTV desidera un approccio classico, una console con base Windows CE, non compatibile con le DirectX, ma che possa competere con Sony a livello di prezzo.

 

Nel 1999, i due team presentano le loro idee, e Bill Gates decide di continuare con il progetto DirectX, anche se più complesso e costoso, è molto più interessante. Così nel 2000, il team con la proposta più interessante propone l’idea finale del progetto elencando tutte le revisioni ma dai costi di produzione elevati. Gates, vedendo tali costi, va su tutte le furie, perché il progetto che mette Windows al centro lo rende enormemente costoso. Nonostante tutto dà il suo benestare alla realizzazione. Ci sono state tante idee su come chiamare la console, molti spaziavano dall’inverosimile a nomi altisonanti strani, basta citarne alcuni come: DirectX Box, nome utilizzato dal team di sviluppo delle API sulle quali si basa il sistema. Durante degli scambi di mail, il team si riferisce alla console come Xbox, e benché il settore marketing bocci il nome, preferendogli titoli del tipo Eleven-X, da un’indagine di mercato esso risulta il più adatto.  Alla fine, la scelta ricade dunque su Xbox.

 

Il primo prototipo di Xbox monta una CPU AMD, ma per ragioni di rapporti tra Microsoft e Intel successivamente, si opta per una CPU Intel.



La prima Xbox segna un primo punto di svolta nel mondo del gaming su console. Come detto in precedenza, Microsoft aveva fatto le prime esperienze collaborando con Sega e la volontà di entrare nel mercato diventava sempre più forte, basta ricordare il tentativo non andato a buon fine di acquisire Nintendo nel 2000. Il desiderio si avvera quando nasce la prima Xbox, rivoluzionaria per i tempi, il suo hardware è basato sull’ architettura dei migliori PC dell’epoca, CPU Intel Pentium 3 a 733 MHz, GPU Nvidia NV2A a 233 MHz basata su GeForce 3. Tra l’altro è la prima ad avere un HDD interno e la porta Ethernet. L’audio è gestito dal chip Nvidia MCPX a 200 MHz, capace di sintetizzare 256 voci a 48 Khz e di gestite l’audio in Dolby Digital e DTS.

 

Il sistema operativo è una versione modificata dell’interfaccia di Windows 2000.

 

Presentata da Bill Gates e Dwayne Johnson al CES di Las Vegas il 3 gennaio 2001, viene messa in commercio il 15 novembre dello stesso anno, nei suoi 8 anni di vita ha venduto quasi 24 milioni di unità.

 

Microsoft ha anche modificato il senso del gaming online, infatti nel 2002 introduce Xbox Live, che fin dall’inizio include tutte le funzionalità base di un servizio moderno, con chat vocale e lista amici. Il debutto della console avviene in contemporanea del debutto della nuova IP di Bungie, che poi diviene il gioco di punta futuro, parliamo di Halo Combat Evolved. Menzione storica: Halo doveva essere un titolo per MacOs, visto che viene presentato sul palco del Macworld del 1999, ma finisce su Xbox perché Bungie viene acquistata da Microsoft.

 

Xbox al lancio viene venduta al prezzo di 299 dollari, in perdita di 130 dollari per unità.

Xbox 360 – La consacrazione di Microsoft


Con grande anticipo, il 22 novembre 2005 Microsoft dà il via alla settima generazione di console, introducendo nel mercato la sua Xbox 360.

Con questa nuova console Microsoft entra prepotentemente nel mondo del gaming come prima e vera alternativa alla Playstation, mostrando un grande passo avanti sul fronte tecnico.

 

Questa generazione di console è quella più importante per Microsoft, anche se c’è da ricordare che ha dovuto risolvere due grossi problemi la pirateria e l’ hardware delle prime versioni della console, a causa del RRoD, un segnale luminoso vicino al tasto dell’accensione della console che risulta nel dover mandare in assistenza la console, un problema così comune che Microsoft ha dovuto sopperire con una campagna di riparazione e sostituzione costata all’azienda circa 1,15 miliardi di dollari.

 

Parlando di pirateria, la modalità di attuazione più comune è la mod Kamikaze, che consiste nel perforare il chip MediaTek del lettore che disabilitava alcune funzioni. È anche una mod molto rischiosa perché performare un punto sbagliato compromette il funzionamento del lettore. L’Hardware della Xbox 360 è basato su soluzioni IBM, con una CPU PowerPC tri core da 3,2 GHz, più sullo stile Mac che di quello dei Pc, la scheda video è una ATI/AMD a 500 MHz.

 

Con Xbox 360 Microsoft introduce il primo controller wireless offerto di serie.


Xbox One – Il passo falso


Come detto in precedenza, Microsoft proviene da una generazione di console, la settima, che le ha dato credibilità e maggiori consensi tra i videogiocatori, così da imporsi come il terzo competitor nel mondo videoludico, grazie anche ad una Nintendo che in quei periodi ha scelto una strategia differente, con una Wii che si impone nel mercato rispetto ad una categoria molto specifica di videogiocatori.

 

Il mercato tradizionale, quindi, è dominato da Microsoft e Sony, che grazie alle loro Xbox 360 e Playstation 3 hanno chiuso la generazione in una sostanziale parità, anche se Sony l’ha raggiunta quasi sul finire della generazione.


Qualcosa però non è ben chiaro in casa Microsoft: durante la presentazione della sua nuova console, la Xbox One, l’evento è incentrato sugli aspetti multimediali e le sue doti di essere una all in one, e di puntare forte sul Kinect, al punto renderlo obbligatorio per il funzionamento della console. Altro punto non meno importante, il DRM, blocco che obbliga un videogioco ad essere utilizzato esclusivamente sulla console del primo avvio e non può essere utilizzato su un’altra console.

 

Queste mosse rendono Xbox poco appetibile agli occhi dei videogiocatori, complice anche un prezzo di lancio poco convincente, tutte queste mosse fanno distaccare la propria utenza verso la concorrenza e spiana la strada a Sony con la sua Playstation 4. Neanche la Xbox One X, revisione più potente della precedente console non aiuta a risollevare le sorti di questa generazione, ma grazie a Phil Spencer qualcosa sta cambiando.


Xbox Series – Ritorno alle origini


Sul finire del 2020 c’è il nuovo salto generazionale delle console, e le tanto attese Xbox Series X e S, che per Microsoft rappresentano un punto di rinascita del suo brand.


 

Grazie ad un netto cambio sul fronte della comunicazione, in casa Microsoft si sta avendo un certo interesse per l’offerta gaming che propone. Con la nuova direzione di Phil Spencer, il marchio ha recuperato gran parte dell’interesse che aveva nell’era Xbox 360, grazie ad un’ottima strategia che mette al centro dell’attenzione non solo la potenza della macchina principale, la Xbox Series X, e l’offerta più leggera in termine di prezzo d’acquisto anche se meno potente Xbox Series S, ma anche investimenti ben mirati che espandono gli Xbox Game Studios, come le acquisizioni di nuove software house e del nuovo servizio offerto, il Game Pass.

 

Il Game Pass o Xbox Game Pass viene lanciato da Microsoft nel 2017. Il nome Xbox non fa più solo parte del mondo console, ma è il nome di un servizio offerto per più apparecchi che dà modo di usufruire a dei contenuti di gaming. Sicuramente i servizi rappresenteranno il futuro del brand, un settore in cui Microsoft è entrata in modo convincente.

 

Per adesso non possiamo fare altro che goderci questa nuova generazione e vedere come sarà il brand in futuro.

 

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