Il Retronauta: Xena, principessa guerriera, tra TV e videogame
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Il Retronauta: Xena, principessa guerriera, tra TV e videogame

Xena, forgiata dal fuoco di mille battaglie.


Così recitava la voce narrante ad inizio sigla che presentava negli anni Novanta uno dei personaggi più iconici e riconoscibili, anche ai giorni d’oggi: Xena, la principessa guerriera.

Xena, Principessa Guerriera

La serie nasce come spin-off di Hercules, che vede infatti il suo personaggio come uno dei principali antagonisti, poi diventato alleato. Vestita con un completino in pelle, Xena è una ex signora della battaglia che decide di redimersi da un passato di stermini compiuti per volere del dio della guerra, Ares, e mettersi al servizio del bene per combattere contro le più malvagie divinità.


Non aspetta mai l’arrivo dell’eroe di turno a salvarla da un pericolo imminente, se non per le avventure in cui in soccorso arriva la sua amica fedele Gabrielle - Olimpia nella versione italiana - una regina amazzone.

Xena in Hercules

Amicizia, avventura e amore si fondono nei viaggi di Xena, nonostante sia un personaggio rude, solitario e taciturno. La serie TV è costituita da sei stagioni ambientate nell’antica Grecia, in un contesto fantasy.


Il successo di questa serie è dovuto in gran parte anche al fatto che Lucy Lawless interpreta il suo ruolo in maniera magistrale.


XENA NEI VIDEOGIOCHI


Negli anni Novanta come ad oggi era di uso comune che un film o una serie TV di successo dovesse avere una sua controparte videoludica, ed è così che arrivano dei tie-in. Vediamoli assieme, fornendo anche una micro-recensione di ogni titolo.

 

Xena : Warrior Princess – Playstation


Uscito per Playstation nel 1999, sviluppato da Universal Studios e pubblicato da Electronic Arts.

Xena - Warrior Princess, Playstation 1999

La storia presenta la maga Kalabrax, che viene liberata e cerca vendetta contro gli Dèi, dopo secoli di prigionia, con lo scopo di impadronirsi del mondo. Per fare ciò, la maga, deve attivare una formula magica che richiede il sacrificio di una regina mortale, e la scelta ricade su Gabrielle (nome originale di Olimpia) perché è una regina amazzone. Gabrielle viene catturata da Re Valarian e Narsus, una amazzone rinnegata. Da qui Xena intraprende un viaggio per salvare la sua amica e il mondo.


Il menù di gioco è rappresentato dalle scelte: Nuovo gioco, Carica gioco, Allenamento e Opzioni.

Xena Warrior Princess, Playstation, 1999

Il videogioco è un classico hack and slash, in cui le mosse base sono il colpo di spada, il calcio e il lancio del chakram. Quest’ultimo è sempre accessibile: è sufficiente premere il tasto per entrare nella modalità prima persona ed il tasto del colpo di spada. Il chakram torna indietro una volta colpito un muro o un bersaglio. Tra un livello e l’altro ci sono dei brevi caricamenti con alcune righe con le spiegazioni dei livelli.


La cura dei livelli è perfetta: già dal primo si può notare una realizzazione degli ambienti viva e ben curata, con alberi, vegetazione, farfalle, api e pappagalli tutto in 3D, menzione particolare per i raggi del sole che passano attraverso i buchi degli alberi o attraversano una cascata.

I comandi risentono del passare del tempo, risultano lenti specie nei momenti di battaglia più avvincenti perché la visuale della telecamera non è automatica, ma si sposta premendo i tasti R2 e L2. Il gioco è abbastanza fluido, ma nei momenti di grande carico si noteranno dei rallentamenti.


Vari enigmi cercano di rallentare il nostro cammino, ma, in giro ci sono pergamene che ci donano degli indizi. Ad ogni fine livello ci viene fornito un resoconto del nostro viaggio, che ci dirà quanti nemici abbiamo ucciso, le pergamene raccolte e il tempo impiegato.


L’interfaccia di gioco comprende: nella parte alta energia dei nemici formata da una piccola spada, nella parte inferiore di sinistra l’energia di Xena che è una spada gigante e nella parte inferiore destra l’indicatore karma. Quest'ultimo si ricarica sconfiggendo nemici con attacchi non letali, con i calci, così la nostra eroina emette una luce dorata e può eseguire attacchi al doppio della potenza.


Un gioco davvero ben fatto, a patto che, si sorvoli sulla macchinosità della telecamera. Consigliato.


VOTO: 7

 

Xena : Principessa Guerriera – Playstation 2


Quasi tutti i videogiochi hanno un filmato o delle immagini di introduzione che spiegano quello che sta succedendo, ma in questo caso ci troviamo di fronte ad un piccolissimo menù con tre icone uguali: Inizia una partita, Opzioni e Aiuto. In “Aiuto” troveremo un semplice menù dove dovremo leggere di quello che sta succedendo.


La storia racconta che Marte il dio della guerra nel tentativo di convincere Xena a riunirsi a lui, ha rapito Olimpia, imprigionandola in un posto segreto dentro una cittadella incantata, incatenandola al pavimento in una stanza le cui pareti sono di roccia, che si riempie lentamente di acqua. Marte libererà Olimpia solo se Xena ritornerà dalla sua parte. Così Xena cerca il modo per arrivare alla cittadella e salvare la sua amica prima che anneghi.

Durante il corso dell’avventura basta premere “Start” per controllare a che livello è l’acqua. Già dai primi istanti, si può notare che se si resta fermi nel menù, le tracce audio si sovrasteranno creando un bug sonoro psichedelico.


Il gioco inizia con Xena che entra nella cittadella incantata, con Marte che recita un monologo di benvenuto, ricordando che, più il tempo passerà e più si riempirà l’acqua che annegherà Olimpia, un po’ sullo stile dei vecchi Prince of Persia. I livelli sono disseminati da pergamene lasciate da Olimpia, che ci forniranno indizi e suggerimenti. I livelli sono disseminati da pergamene lasciate da Olimpia, che ci forniranno indizi e suggerimenti.


Fin dai primi istanti, i comandi risultano legnosi e imprecisi: calci, pugni e spadate sembrano non andare a segno e le animazioni sono inesistenti. Si può interagire con alcuni oggetti - tra questi vasi che si potranno lanciare o spostare, casse da utilizzare come piani di rialzo stile platform - ma i comandi imprecisi rendono fastidiose queste operazioni, perché il tasto è lo stesso di quello dei calci; quindi, capita che invece di spostare la cassa ci si ritrovi a colpirla.


L’intelligenza artificiale è inesistente: i nemici non fanno altro che rincorrerci e se ci fermiamo all’uscita di una porta, essi si fermano e ci fissano. Se soccombiamo agli attacchi dei nemici ci ritroviamo imprigionati nelle celle del castello, il che ci fa perdere più tempo, e dovremmo ritornare al punto dove siamo morti.


I salti sono imprecisi o calcolati male, in alcune sezioni bisogna spostare delle casse per salire su dei ripiani in alto, ma in realtà solo il salto basta a raggiungerli. La telecamera nelle sezioni platform è programmata male e spesso ci impedisce vedere dove ci stiamo dirigendo.


Tra le tante azioni che abbiamo elencato, Xena può utilizzare il chakram, che però risulta scomodo e praticamente inutile. Per ricorrere ad esso dobbiamo infatti stare fermi, premere il tasto per la prima persona e sperare che un nemico non ci attacchi intanto. Dalla distanza è praticamente inefficace: sì, un’arma per la distanza che va a segno solo a distanza ravvicinata.


Un gioco che ha da offrire poco, ma da provare se siete curiosi.


VOTO: 5

 

Xena : Warrior Princess – Nintendo 64


Uscito nel 1999 per Nintendo64, sviluppato da Saffire e pubblicato da Titus.


Il videogioco è un classico picchiaduro ad incontri. Si possono scegliere dieci tra i più iconici personaggi che ha caratterizzato la serie TV per arrivare allo scontro finale contro Despair ed entrare in possesso del talismano del fato.


Il menù iniziale ci fornisce le selezioni: Quest, VS, Roster, Practice e Options.

  • Modalità Quest che include la storia principale;

  • VS, la modalità uno contro uno;

  • Roster, se amate le risse, è un versus contro altri 3 avversari;

  • Practice ci fa fare pratica coi vari personaggi:

  • Options sono le opzioni di gioco.

Già dai primi minuti di gioco si notano i limiti: i personaggi denotano una penuria di poligoni e di animazioni, i fondali realizzati in bassissima risoluzione, unica cosa da salvare sono gli effetti speciali - non sono memorabili, ma almeno fanno scena. Le musiche vengono direttamente dalla serie TV, anche se, dato lo scarso spazio di archiviazione delle cartucce del N64, sono troppo brevi e si ripetono spesso. Ciò non salva il cattivo lavoro svolto dagli sviluppatori per quanto concerne la scarsa qualità degli effetti sonori e della giocabilità.


Il sistema di controllo dei personaggi è legnoso e lento. Per qualsiasi mossa, anche la più semplice, bisogna fare una combinazione di tasti, per esempio, per eseguire un salto bisogna premere il tasto per saltare e direzionare la posizione, e per eseguire una spazzata bisogna premere il tasto per accovacciarsi e premere il tasto per il calcio, il che rende il tutto frustrante e poco dinamico per un picchiaduro ad incontri. Tutte le mosse che eseguiamo, anche se dal punto di vista estetico cambiano, sono più o meno uguali e lo stile di combattimento identico.

Tra i lottatori selezionabili non c’è alcuna differenza sostanziale: che sia una Xena, un Cesare o un Autolico tutti hanno perfino la stessa altezza.


Questo tie-in di Xena si rivela una delusione per gli appassionati della serie TV.


VOTO: 3

Difficile dimenticare i pomeriggi passati a vedere Xena in televisione, appuntamento fisso per molti di noi. Solo ascoltare la sigla iniziale, vedere le mosse acrobatiche, i combattimenti, le urla di battaglia di Xena e i vari intrecci della trama tra i personaggi principali e secondari, rallegra il pomeriggio e tiene incollati allo schermo per seguire e gustare ogni minuto dello show, che però, purtroppo, non ha saputo dare quel tocco per farci innamorare nel mondo videoludico. Un vero peccato.




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