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Quando l'opera letteraria diventa un videogioco dai contorni dark

Il recente annuncio di Lies Of P ci riporta al ritorno della favola dark

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Molte sono le opere letterarie fiabesche che vengono tramandate da generazione a generazione e che hanno contornato il periodo fanciullesco di ognuno di noi. Molte di queste negli hanno subito rivisitazioni e reebot cinematografici che hanno mutato origini, motivazioni, caratteri dei personaggi e soprattutto le ambientazioni che in alcuni casi hanno dato un tocco gotico e oscuro ai contorni fiabeschi che caratterizzavano l'opera. L'esempio lo possiamo fare con l'opera Bartoniana di Alice in Wonderland, Biancaneve e il cacciatore, diretto da Sanders dove addirittura la vera protagonista è la regina cattiva di Charlize Theron e Biancaneve manda a quel paese il suo amore principesco e si invaghisce del cacciatore.

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Il mondo videoludico non poteva certo privarsi di alcune rivisitazioni letterarie e nel lontano 2000 arrivò sui nostri Pc American McGee Alice , una rivisitazione dark e allucinante delle vicende di Alice Nel Paese Delle Meraviglie. La favola firmata dalla penna di Lewis Carrol nel lontano 1865 lascia il posto ad un videogioco dai contorni oscuri, dove la piccola Alice lascia il posto ad una ragazza psicologicamente instabile in seguito alla perdita dei genitori e rinchiusa in un manicomio comincia ad avere le sue visioni in un mondo distopico e violento.

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Un Paese delle Meraviglie drasticamente cambiato, non ci sono più giardini e posti incantati, ma solo ambientazioni dark e nemici violenti comandati della feroce Regina di Cuori. In questa terra troverà vecchi amici pronti ad aiutarla, come lo Stregatto ed il Bianconiglio, e altri che, dopo la corruzione del Paese delle Meraviglie, diventeranno suoi nemici giurati, come il Cappellaio Matto.

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Nel 2011 Spicy Horse ed Electronic Arts pubblicarono sequel del videogioco American McGee's Alice e lo chiamarono Alice: Madness Returns previsto per Microsoft Windows, PlayStation 3 e Xbox 360. Vestiremo i panni di Alice dimessa dal manicomio di Rutledge, dove era stata ricoverata perché creduta pazza, ora residente presso un orfanotrofio della Londra vittoriana. La tranquillità dura poco perchè torneranno gli incubi di Alice e si tonerà nell'oscuro Paese Delle Meraviglie. Sarà importante recuperare tutti i ricordi di Alice per ricostruire il suo passato e soprattutto per recuperare un po' di sanità mentale. Non siamo più nel mondo fiabesco e colorato immaginato da Carrol, lotteremo nell'oscurità e vivremo le paure di Alice, l'instabilità mentale e soprattutto vivremo in modo empatico la difficoltà di rielaborare il lutto familiare.

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Nel 2010 invece toccò alla alla cantica dell'Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri ad essere rivisitata da un'opera videoludica. infatti il 5 Febbraio del 2010 uscì Dante's Inferno per PlayStation 3 e Xbox 360 e il 26 febbraio per PlayStation Portable. Nel videogioco controlla Dante, un veterano della Terza crociata, il quale cercherà di salvare l'anima della sua amata Beatrice da Lucifero. Anche in questa opera avremo un inferno molto più consono al significato letterario della parola, dovremo anche qui lottare con il nostro passato,i nostri peccati e l'insanita mentale del protagonista.

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A completare il cerchio non poteva mancare certamente il recente annuncio di Lies Of P partorito dalle menti di Round 8 Studio e verrà pubblicato da NeoWiz che prende spunto dalla favola di Pinocchio. il gioco è una rivisitazione (sembrerebbe in chiave Souls) completa dell'opera di Collodi, che anche in questo caso vede una netta modifica a quelli che sono gli aspetti e il carattere dei personaggi che caratterizzavano la favola. L'ambientazione ad esempio sembra tendere più ad un approccio steampunk in una Londra Vittoriana e Pinocchio non sembra più essere un burattino di legno, ma addirittura un cyborg. Il gioco, come nella favola, si baserà su un sistema di bugie che avrà effetti sulla progressione del gioco. Purtroppo per ora sono solo queste le informazioni in nostro possesso, ma aspettiamo con fervore ulteriori dettagli durante questa fase di sviluppo. Vi riportiamo di seguito il trailer

insomma, abbiamo potuto constatare che le rivisitazioni in chiave dark hanno sicuramente un approccio più crudo a quelle che sono le tematiche che caratterizzano l'opera originale, ma deve essere un tipo di approccio che non vi deve scandalizzare, in linea anzi con la logica delle favole le quali, come storie tramandate oralmente, non conoscono versioni definitive e vivono di continue mutazioni per poter essere apprezzate in una chiave diversa da una fetta maggiore di utenza.

 
 
 

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