Dopo il successo scatenato dalla bellissima Marin e dal divertentissimo Gojo in "My Dress Up Darling" sempre più persone si sono avvicinate all'universo del Cosplay.
Questo fenomeno, come d'altronde la diffusione di anime e manga ha avuto una netta impennata negli ultimi anni; ma cos'è il Cosplay?! Dove e quando nasce questa forma di intrattenimento?!
Da vocabolario la definizione di Cosplay è: "Passatempo consistente nel travestirsi da personaggi di videogiochi, fumetti, cartoni animati, film o letteratura fantasy, per ritrovarsi in occasioni pubbliche come raduni, convegni, festival, oppure semplicemente con altri appassionati."
Non c'è nulla di scorretto o sbagliato in questa definizione.
Il cosplayer è colui che si avvicina ad un personaggio a lui caro e ne interpreta le caratteristiche, i modi di essere e fare e lo trasporta nel mondo reale immedesimandosi in esso.
Ma analizziamo un pochino la storia di questo fenomeno:
Il Cosplay a differenza di quello che si può pensare nasce in America nel 1939 durante una manifestazione dove Forrest J. Ackerman indossò un costume ispirato al film La vita futura.
Nel 1984 il reporter giapponese Takahashi Nobuyuki coniò la parola cosplay, per descrivere i fan mascherati da protagonisti delle serie di fumetti e fantascienza
In Giappone nel 1995 comparve il primo articolo di giornale sui Cosplayer, venne dedicata una pagina a dei ragazzi di Tokyo che indossavano costumi spirati a personaggi della serie Neon Genesis Evangelion.
In Europa e in Italia questo Hobby è arrivato verso la fine degli anni novanta con la comparsa delle prime fiere dedicate; Milano, Napoli, Rimini, Roma e Lucca sono diventati capisaldi per chiunque si voglia cimentare in questa passione.
L'idea dietro la diffusione è quella di portare di nuovo in voga i vecchi cartoni giapponesi che si vedevano da piccoli in TV.
Sicuramente l'impresa ha avuto un successo immenso e anche tutt'ora sono milioni le persone che continuano a portare nella vita reale i loro personaggi del cuore.
Ma Cosplay è una parola generica, ci sono varie precisazione in base al personaggio che si vuole interpretare:
- Crossplay indica chi interpretare un personaggio del sesso opposto
- Original sta a catalogare chi rea di proprio pugno un personaggio dandogli una caratterizzazione secondo le proprie idee e fantasie
-Genderbland consiste nell'immedesimarsi in un personaggio del sesso opposto al proprio adattando però la sua estetica a quella del proprio genere.
Oramai questo Hobby è talmente diffuso che ci sono veri e propri artigiani che si cimentano nella creazione di Costumi ed accessori e innumerevoli sono i siti dove reperire il materiale.
Spesso questi capi, ornamenti e accessori sono veri e propri pezzi d'arte e chi li fa è da definire artista a tutti gli effetti.
Non di rado alle fiere infatti salgono sul palco delle esibizione interi staff di preparazione dei Cosplayer che gareggiano.
Competizioni a livello globale vedono scontrarsi veri e propri campioni di questa categoria, alcune delle esibizioni più grandi sono senza dubbio il World Cosplay Summit di Nagoya ed il CCXP Cologne. Due portabandiera per l'Italia sono Giorgia Cosplay, una delle cosplayer italiane più famose anche a livello internazionale e Leon Chiro, un cosplayer e streamer di professione di Roma, le cui abilità nel trucco e nell’interpretazione lo hanno fatto entrare in contatto con Ubisoft e Square Enix, per collaborare e pubblicizzare alcuni titoli.
Alle fiere è sempre più comune trovare spazi in cui questi fenomenali artigiani mettono a disposizione di chiunque le loro capacità per realizzare dei set fotografici, scambiare consigli e addirittura riparare i costumi nel caso in cui abbiano subito dei danneggiamenti.
A volte però la passione per il creare e il cimentarsi nella realizzazione spinge i Cosplayer a creare da se i propri componenti del costume (come nel mio caso), imparando così le basi dell'hobbystica e a maneggiare diversi attrezzi, conoscere materiali nuovi e il funzionamento di meccaniche svariate.
Questo universo è tanto vasto quanto meraviglioso, non resta che provare ad avvicinarvisi per crederci :)
(Nell'ultima foto sono io, scusate ma il mio Ego mi ha detto di farlo.)