Agatha All Along, ultima fatica dei Marvel Studios e sequel dell’acclamata serie Wandavision è da poco terminata e, forse un po’ troppo in sordina, è riuscita a ridare un po’ di smalto ai prodotti “televisivi” dell’MCU. Scopriamo tutti i dettagli in questa nostra recensione!
Agatha All Along, serie inizialmente pensata come spin-off dedicato al personaggio di Agatha Harkness apparso in Wandavision, la primissima serie tv dell’MCU si è, nel corso della produzione, trasformata invece in un vero e proprio sequel della serie, andando non solo ad approfondire il personaggio di Agatha, ma anche ad introdurne di nuovi e soprattutto portando avanti quel che potremmo considerare il sotto-filone “magico” dell’MCU.
Detto questo, questa recensione NON conterrà spoiler sulla serie!
Che cosa Racconta?
Sono passati tre anni dagli avvenimenti di Wandavision e da quando Wanda Maximoff ha rinchiuso nella sua idilliaca illusione a tema serie tv l’intera cittadina di Westview ed i suoi abitanti. Qui, la potente strega Agatha Harkness continua a vivere nella sua personale illusione creata da Wanda per “punirla” dei suoi misfatti. In questo momento, nello specifico, sta vivendo credendo di essere una detective alle prese con un complesso caso di omicidio. Tutto cambia però quando nella sua vita illusoria si presentano un misterioso ragazzo (interpretato da Joe Locke) e l’altrettanto misteriosa Rio Vidal, vecchia conoscenza di Agatha, che in qualche modo contribuiscono a spezzare l’incantesimo in cui si trova la strega. Ormai senza poteri (prosciugati proprio da Wanda durante il loro confronto finale), Agatha è costretta ad accontentare la richiesta del ragazzo; incamminarsi sulla Strada delle Streghe, il leggendario percorso che promette di dare a chi ci avventura quel che desidera di più.
Per incamminarsi sulla Strada, però è necessario avere una Congrega, un gruppo di fidate streghe per superare le diverse prove a cui la Strada sottopone. E così parte il reclutamento di suddette streghe.
I Personaggi / La Congrega di Agatha
Come detto, la serie non solo porta avanti la storyline di Agatha ma introduce anche personaggi nuovi, oltre che qualche piccola vecchia conoscenza. Ogni strega della Congrega deve essere specializzata in un tipo diverso di magia, quindi Agatha ed il ragazzo si mettono in contatto con alcune vecchie conoscenze di Agatha; la divinatrice Lilia Calderu (interpretata da Patti LuPone), l’esperta di pozioni Jennifer Kale (interpretata da Sasheer Zamata), la strega protettrice Alice Wu-Gulliver (interpretata da Ali Ahn) e… la Signora Hart (interpretata da Debra Jo Rupp), la vicina di casa un po’ petulante e svampita di Agatha nonché potenziale “strega verde” per la sua affinità col giardinaggio.
Ad affiancare il gruppo, di tanto in tanto, la sopracitata Rio Vidal (interpretata da Aubrey Plaza). A completare la Congrega nelle vesti di Leader, ovviamente troviamo Agatha Harkness (interpretata ancora una volta da Kathryn Hahn).
Nel corso degli 8 episodi della serie impariamo a conoscere bene i personaggi introdotti che, grazie ad una narrativa molto intelligente riescono ad emergere in molte delle loro sfaccettature caratteriali, anche grazie delle prove attoriali convincenti da parte di tutto il cast.
Gli Episodi / La Strada
La Strada delle Streghe, magico percorso disseminato di pericoli e prove promette un grande premio finale a chi riuscirà a giungere alla fine; Le Streghe che giungeranno fino alla fine otterranno quello di cui hanno più bisogno ed agognano.
Le prove della Strada sono, a tutti gli effetti, strutturate come delle Escape Room a tema. In ogni ambientazione, conciate con i costumi di ciascuna “stanza”, le nostre streghe devono superare degli indovinelli non solo affidandosi ad un membro della congrega specializzato in quell’ambito della magia ma soprattutto collaborando tra di loro.
Collaborare tra di loro, inutile dirlo, è la parte più ardua della faccenda se consideriamo quanto Agatha in particolare non solo abbia una terribile reputazione tra le altre streghe ma sia anche spesso indisponente verso le sue “sorelle”.
Ogni episodio è incentrato su una specifica prova, e bene o male la serie riesce a mantenere sempre un ritmo abbastanza costante e piacevole. Ad impreziosire ogni “prova”, inoltre, ci pensano scenografie e costumi sempre azzeccati e ben realizzati.
La nuova strategia di Marvel
Agatha All Along nasce, almeno in parte, sotto la luce di una rinnovata filosofia messa in atto dai Marvel Studios dopo forse troppi insuccessi commerciali, ovvero quella di “fare prodotti che non costringano gli spettatori a guardare 10 serie e 10 film diversi per capire il prodotto”.
Questo nuovo modo di pensare i prodotti si rispecchia abbastanza in questa serie che, certo, è fortemente legata a Wandavision e parzialmente legata a Doctor Strange: Multiverse of Madness, ma neanche una volta cerca di fare voli o reference verso altri prodotti dell’MCU. Il risultato è quello di una serie “pulita” e libera da legami forzati con altri prodotti Marvel buttati lì solo per costringere l’utente a guardare gli altri prodotti. Questo fattore la rende sicuramente molto più appetibile per i nuovi spettatori rispetto ad altri prodotti molto più derivativi presentati nell’MCU degli ultimi anni.
Il futuro
Come confermato proprio dai Marvel Studios, Agatha All Along è stata pensata come seconda parte di una trilogia iniziata con Wandavision e che culminerà in futuro con la serie Vision. Le tre serie insieme andranno a formare quindi a tutti gli effetti un unico filone narrativo totalmente incentrato sulla famiglia Maximoff.
PRO | CONTRO |
La trama "magica" dell'MCU è sempre interessante. I personaggi sono tutti carismatici e ben caratterizzati, Agatha su tutti. Scenografie, costumi e CGI sono all'altezza. | Peccato che dovremmo attendere parecchio tempo per il proseguimento della storia. |
Questa serie è la dimostrazione che, slegandosi da trame corali assurdamente “multiversali” l’MCU è ancora in grado di creare prodotti di qualità. La serie racconta la sua storia e lo fa bene, non solo senza fronzoli, ma superando spesso le aspettative ricorrendo ad espedienti narrativi intelligenti che fanno sì che tutte le parti della storia si incastrino alla perfezione tra di loro. I personaggi, sia vecchi che nuovi sono ben caratterizzati ed ognuno di loro racconta una bella storia. Se questa serie fosse uscita in un periodo meno “fiacco” per l’MCU e per la Disney in generale è molto probabile che avrebbe ottenuto la stessa risonanza mediatica che Wandavision ottenne ai suoi tempi. |
Voto Finale: 8.5
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