Un momento amarcord per ricordare l’esclusiva calcistica di Sony che provò a competere con i colossi del genere.
Quando si parla di giochi di calcio, sicuramente la maggioranza ricorderà i popolari Pro Evolution Soccer di Konami e FIFA (diventato poi EA Sports FC 2024) di EA, ma alcuni nostalgici e amanti delle simulazioni calcistiche ricorderanno che per un periodo (a cavallo dei primi anni 2000) anche Sony provò a competere con questi due colossi per provare a portare il grande calcio in esclusiva Playstation.
In questo caso non stiamo parlando di un singolo capitolo dedicato ad un calciatore o ad una competizione, come nel caso di Ronaldo V Football, ma di una vera e propria serie che ci ha fatto compagnia dal 2000 al 2005 con il titolo, in Italia, “THIS IS FOOTBALL”.
Nonostante la difficile concorrenza con i due colossi poc’anzi citati, che ormai avevano fidelizzato completamente la clientela, c’è stato un momento dove il prodotto di London Studios nel 2001 sembrava destinato a dire la propria e crearsi un importante spazio nel genere sportivo.
L’inizio della serie nella prima generazione Playstation non fu proprio idilliaco, anche perché il gioco si presentava graficamente non eccelso e con dei movimenti che non rispettavano in modo accurato la fisica del pallone, poi aggiungeteci pure che c’era un problema di licenze che portava, pertanto, il giocatore a scegliere prodotti diversi.
La situazione sembrava pronta a cambiare nel 2001 quando all’ E3 This is Football 2002 cominciò a mostrarsi nelle anteprime in una nuova veste grafica con licenze ufficiali e una simulazione che agli occhi della critica sembrava più arcade di Pro Evolution Soccer e più raffinata di Fifa 2002.
La nuova formula, condita da movimenti più realistici, volti dei giocatori più simili agli originali, l'interazione col pubblico e soprattutto l’utilizzo delle licenze ufficiali, permise alla serie di crearsi una piccola fetta di mercato ma essa dava comunque l’idea di non poter raggiungere la popolarità che nel frattempo stava acquisendo Konami con PES e di poter competere senza pochi problemi con Fifa.
Negli anni a seguire, la serie provò a dare linfa vitale al genere e competere (o almeno avvicinarsi) a PES, cercando di fornire un gioco che si situava nel mezzo tra la simulazione e l’arcade. Nonostante gli sforzi però, il prodotto dell’azienda giapponese era di un altro livello e continuava a macinare utenti rispetto ai competitor.
In quel periodo la Playstation 2 era la console per eccellenza sulla quale sfidarsi con gli amici per interminabili serie di partite a PES. Quando un amante delle simulazioni calcistiche si sente chiedere ancora oggi quale fosse il miglior gioco di football per console in quel periodo, la risposta cade senza pensarci su WE/Pes; una risposta quasi meccanica, inesorabile, come se prescinda dalla volontà dell’individuo
Inutile dire che la cosa infastidisca chi - leggasi software house concorrenti - ha fatto e fa di tutto per avvicinarsi almeno un po’ al capolavoro Konami, salvo poi scoprire, subito dopo il rilascio sul mercato del proprio prodotto, di essere stato nuovamente surclassato dal prodotto della stessa.
Sony, visto che Konami portava interessanti ricavi su Playstation, spingendo addirittura amanti del genere calcistico ad acquistare la console solo per il suo prodotto, fece la ragionevole scelta di non produrre più This is Football, che a rigor di logica non avrebbe mai raggiunto la popolarità del suo avversario, anzi addirittura vendeva anche meno del gioco di EA Sports, che nel frattempo studiava come poter riportare FIFA ad essere il gioco di calcio per eccellenza. Probabilmente, la scelta di Sony fu dettata anche dai ricavi che non erano ritenuti soddisfacenti a coprire i costi relativi alla produzione e all’acquisizione delle licenze ufficiali. Pertanto la decisione fu presa di chiudere la serie con This Is Football 2005 e accogliere l’anno dopo l’esplosione di Pro Evolution Soccer 6 senza esserne allo stesso tempo competitor.
E voi lo ricordate This is Football?